Mille persone in piazza a Lecce per dire no a gasdotto Tap
Sono oltre mille le persone che stanno partecipando alla manifestazione in piazza Sant'Oronzo, a Lecce, per protestare contro la realizzazione del gasdotto Tap, con approdo a Melendugno, che portera' in Europa il gas dell'Azerbaijan. I lavori sono iniziati il 17 marzo, con l'espianto degli ulivi dal tracciato dell'infrastruttura e sono stati rallentati da proteste che, nei giorni di martedi' 28 e mercoledi' 29 marzo, sono sfociate in scontri con le forze dell'ordine. Ieri tre camion della Tap, che trasportavano ulivi espiantati al sito di stoccaggio, sono stati bloccati da un sit in, a cui hanno partecipato anche numerosi bambini e adolescenti. Il Presidio No Tap e' attivo da diciassette giorni davanti al cantiere in localita' San Basilio e alcuni suoi rappresentanti stanno chiedendo ai cittadini presenti iniazza Sant'Oronzo che partecipano alla manifestazione, di sostenere la battaglia del presidio, organizzando turni di presenza davanti al cantiere. Dal Presidio arriva anche l'appello a manifestare in maniera pacifica, cosi' come piu' volte richiesto dal sindaco di Melendugno, Marco Poti. Il primo cittadino sta partecipando alla manifestazione, ringraziando "i colleghi che stanno condividendo una battaglia difficile e i cittadini, che stanno dimostrando che la voce delle comunita' vuole farsi sentire". "Gli ulivi che stanno espiantando - ha aggiunto Poti- sono solo la punta dell'iceberg, che viene fuori, di questo progetto incompatibile con il territorio". Intanto, cresce il fronte degli amministratori che hanno aderito all'appello che sara' inviato al presidente della Repubblica, per chiedere lo stop ai lavori del gasdotto. Finora sono 69 le firme su un totale di 97 sindaci del Salento.