Reggio Calabria, sequestrati a un infermiere in odore di 'ndrangheta 70 immobili
La Dia di Reggio Calabria ha eseguito un provvedimento di sequestro di beni nei confronti di un infermiere 59enne di Melito Porto Salvo. La misura è scattata in seguito alle indagini svolte dagli uomini della Direzione Investigativa Antimafia sul patrimonio dell'uomo, che hanno evidenziato una sproporzione dei redditi dichiarati rispetto agli investimenti effettuati, risultati di assoluta provenienza illecita. A carico della stessa persona era stata accertata, in passato, la contiguità alla cosca Iamonte, desunta dalle dichiarazioni di due collaboratori di giustizia, Filippo Barreca e Rocco Nasone, nonche', nel periodo 1999/2008, l'omessa segnalazione di numerose variazioni patrimoniali al Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza, in quanto soggetto sottoposto alla misura della sorveglianza speciale. Il sequestro ha riguardato numerosi beni, tra cui, 70 unità immobiliari, tra fabbricati, appartamenti, cantine, locali a uso commerciale, oltre a 15 ettari di terreno coltivato, un'autovettura di grossa cilindrata e rapporti finanziari di ingente valore.