Augusta, il M5s denuncia l'ostruzionismo dell'opposizione per il Bilancio
Caos ieri durante i lavori del consiglio comunale di Augusta. Ad informare ciò che è accaduto in aula è il gruppo del M5s, che sostiene l'amministrazione Di Pietro. "Vogliamo portare all'attenzione dei cittadini i fatti, gli atteggiamenti e i rilievi che hanno caratterizzato la seduta c e il profondo rammarico e sdegno che gli stessi hanno arrecato in ciascuno dei componenti del nostro gruppo, nel constatare il ripetersi dell'ennesima "messa in scena" operata dal l'opposizione, fatta di critiche strumentali, tentativi di paralisi dell'attività amministrativa che sfociano sistematicamente in una politica del "non fare" attuata mediante astensione al voto o abbandono dell'aula consiliare.
L'avvio dei lavori è stato caratterizzato da un accusa di "malafede" recapitata al consigliere Roberto Casuccio "reo" di aver preso la parola per effettuare una ricostruzione puntuale, supportata da elementi inconfutabili (in quanto riscontrabili nei verbali delle sedute consiliari pregresse), con i quali ha dimostrato la mancanza di coerenza degli attuali membri dell'opposizione, che mentre adesso hanno calorosamente accolto tra le loro fila il neo insediato consigliere Giuseppe Schermi, in passato, quando ricopriva la carica di assessore, ne hanno costantemente criticato l'operato e messo in discussione addirittura la compatibilità del ruolo ricoperto per ipotesi di conflitti di interesse, fino a pretenderne le dimissioni. Incoerenza determinata da un fatto normativo, ovvero la coincidenza delle cause di incompatibilità per l'assessore ed il consigliere. In definitiva, a condizioni immutate, mentre come assessore il signor Schermi era incompatibile, come consigliere dell'opposizione, d'incanto, non lo è più ! Superato questo primo punto all'ordine del giorno - dice il capogruppo Mauro Caruso - la condotta delle opposizioni non è mutata ed infatti, pur di non fare passare l'approvazione del bilancio stabilmente riequilibrato, atto fondamentale e propedeutico ad ogni ipotesi di rinnovato sviluppo della città , le stesse sono arrivate ad effettuare rilievi la cui strumentalità è direttamente proporzionale alla inconsistenza. In primis una "questione pregiudiziale " relativa ad una nota della corte dei conti inerente il supposto mancato svolgimento delle attività di controllo di gestione e di pianificazione strategica che, tuttavia, non inficiando il valore contabile del documento oggetto di approvazione, si è rivelata inutile e pretestuosa . Non meno strumentale, quanto non veritiera, la considerazione circa l'obbligatorietà della presenza dei revisori dei conti durante la seduta quale elemento necessario per l'approvazione del bilancio medesimo. Nulla di vero. Duole notare come questo atteggiamento fortemente ostativo verso l'approvazione del bilancio e verso la prosecuzione della strada del risanamento intrapresa dall'amministrazione è addirittura sfociato nella presentazione estemporanea di un emendamento, a fine seduta, e in procinto della votazione, nella piena consapevolezza, per stessa ammissione dei firmatari, che esso (l'emendamento) venisse presentato in palese violazione delle regole, quindi nettamente al di fuori delle tempistiche previste e in modo del tutto pretestuoso e provocatorio.
Peraltro, troviamo paradossale che gli attacchi al documento oggetto della discussione siano provenuti anche da chi è stato impegnato, in prima persona ed insieme agli uffici, alla determinazione degli elementi principali del bilancio stesso. Non meno sconcertante è stata la circostanza di dover notare, ancora una volta, atteggiamenti, frasi, parole, offensive e derisorie nei confronti di soggetti facenti parte del nostro gruppo, tra cui anche la figura del Presidente del Consiglio, costantemente presa di mira durante la seduta. In definitiva , al cospetto dell'ennesimo atto che dimostra la attuale capacità amministrativa, si dimostra di posporre l'interesse dei cittadini di oggi e di domani della nostra Augusta alle proprie dichiarate ambizioni di amministrare, attraverso espedienti anche gravi, quale quello di paventare "gravi irregolarità e mancanze" di fatto inconsistenti. I cittadini hanno dimostrato alle urne di non volere più una politica fatta di compromessi e chiacchiere sterili. Il nostro gruppo, invece, anche in questa occasione, a differenza delle opposizioni, ha dimostrato coerenza e senso di responsabilità, votando uno degli atti più importanti della vita politica di un ente in stato di dissesto finanziario che getta le basi per la prosecuzione della strada del risanamento intrapresa".