Mafia: attentati a Vittoria, rivolta in marcia "Via i criminali"
Dopo le fiamme e gli attentati, della situazione esplosiva al mercato ortofrutticolo di Vittoria si era occupata Radio Anch'io ed erano seguiti nuovi inquietanti avvertimenti e danneggiamenti in stile mafioso. Adesso cittadini e istituzioni scendono in piazza. Anche il sindaco di Vittoria Giovanni Moscato dopo la trasmissione e' stato minacciato assieme al giornalista dell'Agi Paolo Borrometi e alla Caritas che con Cgil ed altre associazioni gestisce un punto di assistenza per i migranti a Marina di Acate, presidio messo sottosopra. Così è partita stamane la Marcia per la Legalita' promossa e organizzata dall'amministrazione comunale per dire no alla criminalita'.
Raduno in piazza Italia, partenza del corteo, attraverso via Cavour, e arrivo in piazza del Popolo. Hanno aderito le associazioni Andare oltre, Antea, Spazio aperto, Unitre, Associazione Unesco, Agesci, Wwf, Ascomed, Ascom, Caritas, Confagricoltura, Altragricoltura, Cna, Fai, Kiwanis, Comitato No aste, Movimento Riscatto, Associazione Famiglie numerose, Scout, Coldiretti, Cgil, Cisl, Uil, Ugl,Centro Studi Pio La Torre, Consulta femminile, Confesercenti, Sos Impresa, Pd, Sinistra Italiana, Fdi, Se la ami la cambi, Riavvia Vittoria, Sviluppo ibleo, Associazione Commissionari, padre Mario Cascone.
"La citta' sta rispondendo in modo compatto e massiccio - ha detto il sindaco Moscato - al nostro appello a reagire con orgoglio all'attacco criminale sferrato nelle scorse settimane. Quella di oggi e' la risposta dei Vittoriesi a chi pensa di mettere sotto scacco un territorio che ha gia' dimostrato in passato di saper rialzare la testa". E anche Confagricoltura e' in prima linea. L'associazione di categoria grida ad alta voce il "no assoluto alla mafia nel settore ortofrutticolo", e il proprio sostegno a imprese come l'azienda di autotrasporti danneggiata dalla fiamme criminali: "La mafia deve restare fuori dal mondo ortofrutticolo e come Confagricoltura continuiamo nel nostro impegno teso a monitorare il settore - spiegano Antonio Pirre' e Giovanni Scucces, rispettivamente presidente e direttore provinciale di Confagricoltura - siamo pronti, come organizzazione di categoria radicata sul territorio, a confrontarci con le istituzioni per analizzare possibili soluzioni e ipotesi di lavoro che possano permettere un maggiore controllo nella filiera in modo da emarginare le mele marce e rilanciare invece la qualita' e la bonta' delle produzioni locali che dalla struttura vittoriese raggiungono ogni giorno tutto il mondo".