Sci-Tech challenge, studenti del Megara di Augusta arrivano secondi
Sara Corpaci, Federica Saraceno, Ludovica Carrubba, Cristiano Valvo e Giulia Laudani, studenti delle terze classi del Liceo Scientifico "Megara" di Augusta, sono stati a Roma dove hanno vissuto due giorni impegnativi all'insegna della scienza e della tecnologia. I ragazzi sono stati scelti per prendere parte alla Sci-Tech challenge, un'iniziativa didattica sviluppata a livello europeo dalla ExxonMobil in collaborazione con Junior Achievement.
In Italia, il programma coinvolge i Licei Scientifici delle aree in cui insistono i siti operativi e la Sede delle società del gruppo ExxonMobil. Agli alunni scelti per vivere l'esperienza viene lanciata una sfida di carattere scientifico-tecnologico, che li vede impegnati nella realizzazione di un progetto che verrà poi presentato e valutato da una severa giuria. Il team che avrà elaborato il progetto migliore avrà poi accesso alla fase europea, dove si sfiderà con i team provenienti dagli altri Paesi europei aderenti all’iniziativa.
"Intenso, emozionante, sorprendente: se dovessimo descrivere la nostra esperienza allo Sci-Tech, useremmo sicuramente questi tre aggettivi", queste sono le parole dei ragazzi che, accompagnati dalla professoressa Elisabetta Patania, sono tornati a casa sorridenti e stringendo tra le mani la meritatissima medaglia del secondo posto.
"All'inizio è stato davvero difficile riuscire ad organizzare le idee e pensare a qualcosa di innovativo che potesse colpire i giudici, ma dopo un lungo pomeriggio ed una lunga notte passati a fare ricerche e a scrivere la nostra relazione in inglese, abbiamo cominciato a credere nel nostro progetto e al momento delle premiazioni le nostre speranze sono diventate certezze. Per un soffio non siamo arrivati primi e ci siamo davvero sentiti orgogliosi di rappresentare la nostra scuola quando gli stessi giudici sono venuti a complimentarsi con noi per l'ottima presentazione del lavoro." La sfida, che quest'anno si è focalizzata sulla riduzione delle emissioni di CO2, ha visto i nostri i ragazzi cimentarsi nella realizzazione di un prodotto e di un servizio che le avrebbe sicuramente ridotte del 40%, nonché di alcuni provvedimenti che potrebbero essere adottati per lo stesso fine o incentivare l'acquisto del prodotto pensato. L'idea è stata molto apprezzata dalla giuria, che dopo l'esposizione del progetto ha anche chiesto ai ragazzi, in inglese, qualcosa in più al riguardo. È stata l'ennesima dimostrazione che, nella vita, tutti i sacrifici vengono ripagati. Ne è valsa davvero la pena. Speriamo che nei prossimi anni altri alunni della nostra scuola potranno dire lo stesso e, chissà, magari potranno arrivare primi e rappresentare l'Italia alla sfida Europea."