La carabiniera morta a Siracusa, il marito poliziotto indagato per istigazione al suicidio
E' stato iscritto nel registro degli indagati con l'accusa di istigazione al suicidio, Francesco Ferrari, il poliziotto di 45 anni, marito di Licia Gioia, maresciallo dei carabinieri di 32 anni, morta lunedì notte nella sua abitazione in contrada Isola, alle porte di Siracusa. Un suicidio secondo la versione fornita dal marito, indagato come atto dovuto, per avere l'opportunità di partecipare agli accertamenti tecnici come l'autopsia. Gli investigatori avrebbero nelle mani elementi che per riservatezza del caso, non sarebbero resi noti. Ma cosa significa in questo caso istigazione al suicidio? Sulla vicenda che ha scosso, e non poco, i colleghi della sottufficiale dell'Arma, i giornali di Latina, la città di dove era originaria Licia Gioia questa mattina avevano scritto di "un giallo". Qualcosa nel racconto del poliziotto, marito della donna, probabilmente non ha convinto il pm, Marco Di Mauro, che lo ha interrogato qualche ora dopo l'intervento che Ferrari aveva subito per un proiettile che gli si era conficcato ad un ginocchio.
Secondo la ricostruzione dell' uomo, la moglie al culmine di una lite, nata probabilmente per motivi di gelosia, avrebbe impugnato l'arma di ordinanza per spararsi alla testa: il primo colpo l'avrebbe raggiunta alla tempia, e nel tentativo di strapparle la pistola d'ordinanza, sarebbe partito un secondo colpo che avrebbe raggiunto la vittima alla coscia e poi il poliziotto nella stessa parte del corpo. L'inchiesta, coordinata dal procuratore capo Francesco Paolo Giordano e diretta dal pm Marco Di Mauro, dovrà accertare cosa sia accaduto nella camera da letto quella notte nell'abitazione della coppia all'Isola, anche con l'aiuto dei rilievi del Ris di Messina.