Portopalo, prosegue l'agitazione dei pescatori: organizzato un sit-in
A Portopalo di Capo Passero continua la protesta dei pescatori a causa della Legge Nazionale numero 154/2016 in vigore su tutto il territorio nazionale e che ha scatenato un ondata di proteste da parte di tutte le marinerie d'italia compresa la seconda flotta di Sicilia, ossia quella di Portopalo una volta considerata il fiore all'occhiello dell'area Sud Orientale della Sicilia. A mettere in difficoltà i pescatori non bastano gli aumenti del carburante e il pescato che ormai lascia sempre più a desiderare, ma anche l'entrata in vigore della legge che prevede l'introduzione di verbali amministrativi dall'importo considerevole (da 1.000 a 75.000 euro), cui verrà applicato il criterio della "proporzionalità", ovvero i verbali saranno tanto più salati quanto più sarà elevato il quantitativo di novellame(prodotti ittici sotto la taglia minima consentita) oggetto di contestazione (nel caso di violazioni riguardanti il tonno rosso ed il pesce spada le sanzioni possono addirittura raddoppiare fino a 150.000 euro).L'Associazione Marinerie d'Italia ed Europa, con folta rappresentanza della nostra marineria Portopalese, martedì 28 febbraio si sono recate a Roma per una significativa manifestazione di protesta avente per oggetto, questa legge che a sentir loro sta rovinando l'attività della pesca locale che un tempo era il motore trainante dell'economia portopalese. L'amministrazione comunale nella giornata di domenica, in assoluta urgenza, in collaborazione con la stessa rappresentanza in partenza per Roma, è riuscita a pianificare ogni dettaglio per la manifestazione in argomento. Successivamente tornati da Roma con un nulla di fatto, il rappresentante della Marineria di Portopalo Corrado Scala, ha organizzato una riunione tenutasi nel palazzo di città alla presenza del Sindaco Mirarchi e di tutti i pescatori, dove si è deciso in primo luogo di organizzare un Sit In di protesta nel porto peschereccio di Portopalo e successivamente lo stesso ha provveduto alla nomina di una delegazione formata da 15 pescatori che si recheranno a Roma per rappresentare la marineria di Portopalo e per unirsi alla protesta insieme alle altre delegazioni di pescatori provenienti da tutta Italia.Tutto questo nella speranza di poter incontrare esponenti del governo o del Ministero che siano disposti ad ascoltare gli operatori di un settore, quello della pesca in evidenti difficoltà economiche.