Trentenne arrestato ad Aci Castello per violenza sessuale
A conclusione di delicate indagini condotte della Procura della Repubblica di Catania, i Carabinieri della Stazione di Aci Castello hanno arrestato per il delitto di violenza sessuale, in esecuzione di provvedimento cautelare in carcere emesso dal Gip di Catania, su conforme richiesta della locale Procura, un uomo A.T., trentenne catanese, pregiudicato.
I fatti che hanno determinato l’avvio delle indagini riguardano due vittime, di cui una minorenne, e si sono verificati nei mesi di Febbraio e di Dicembre dello scorso anno.
In particolare, con riferimento all’episodio di Febbraio, la vittima aveva denunciato ai Carabinieri di Acicastello di essere stata avvicinata di sorpresa dall’uomo mentre rientrava a casa in tarda serata, di essere stata aggredita alle spalle e di essere stata toccata nelle parti intime con il deliberato scopo di subire atti sessuali. Tuttavia, nonostante fosse terrorizzata, la vittima è riuscita a liberarsi dall’aggressione grazie alla sua pronta reazione, dando un calcio all’uomo e riuscendo così a scappare.
A Dicembre, invece, il molestatore aveva adocchiato una minorenne, lasciata qualche minuto in macchina da sola dal fratello: avvicinandosi all’autovettura aveva prima tentato di aprire lo sportello ma, non riuscendoci, aveva iniziato a masturbarsi dinanzi alla ragazza, sconvolta.
I Carabinieri della Stazione di Aci Castello, subito dopo aver ricevuta la denuncia di violenza sessuale commessa nel mese di febbraio, hanno avviato immediatamente approfondite indagini che hanno consentito in breve tempo di identificare l’odierno indagato. Di prezioso contributo al buon esito delle indagini, si è rivelata la intuizione di un militare dell’Arma che, visionando i filmati acquisiti dai sistemi di videosorveglianza di centri commerciali vicini al luogo delle violenze, aveva notato la presenza della stessa autovettura nelle vicinanze dei luoghi indicati dalle vittime, autovettura che già in passato era stata segnalata da un’altra vittima, come quella in uso al molestatore.
Adesso l’indagato è stato tradotto presso il carcere di Piazza Lanza, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria etnea.