Cinema, razzismo e politica: ecco chi sfida Fuocammare
Fuocoammare ha già vinto: il film di Gianfranco Rosi è nella rosa dei candidati all'Oscar per il miglior documentario, dopo aver vinto l'Orso d'oro al festival di Berlino 2016 e decine di altri riconoscimenti. Arrivare ad un passo dall'Oscar, porre all'attenzione della platea mondiale quel documentario su Lampedusa fortezza d'Europa è già moltissimo e lo stesso Rosi lo ha ribadito più volte. Ora che siamo al rush finale - la notte del 26 febbraio - ecco una panoramica degli sfidanti, tutti temibilissimi e tutti, tranne uno, sembrano annodati tra loro in un filo rosso su politica, razzismo, discriminazione perfetto per quella mobilitazione anti Trump che sarà probabilmente tra i temi forti della cerimonia degli Oscar. Ecco i titoli: I Am not your Negro di Raoul Peck; Life, Animated di Roger Ross Williams; O.J.: Made in America di Ezra Edelman e 13th di Ava DuVernay. I AM NOT YOUR NEGRO (uscirà in italia per Feltrinelli Real Cinema con Wanted il 22 marzo, dopo il passaggio al festival di Berlino) si basa sul libro Remember This House, rimasto incompleto, dello scrittore statunitense James Baldwin (1924-1987) con la voce narrante dell'attore Samuel L. Jackson, il film con tante sequenze di repertorio racconta la violenza razziale degli anni '60 in America (con gli assassinii degli esponenti politici di maggior spicco) e sugli eventi contemporanei che hanno visto la violenza delle forze dell'ordine esercitarsi sui civili neri. Si mostrano tra l'altro le morti di Medgar Evers, Malcolm X e Martin Luther King Jr. O.J.: MADE IN AMERICA di Ezra Edelman affronta un tema che ha appassionato moltissimo gli Stati Uniti (c'è anche una plurepremiata agli Emmy serie tv con Cuba Gooding jr e John Travolta) ossia il caso O.J. Simpson, star del football che nel '94 venne accusato dell'omicidio della ex moglie e del suo amante e inseguito dalla polizia, in una diretta live seguita da milioni di spettatori, mentre fuggiva all'arresto su una Bronco Bianca. Edelman ricostruisce ascesa e caduta della superstar Simpson e il suo documentario tra i critici americani è stato definito un omaggio al giornalismo investigativo in un contesto di ricostruzione mozzafiato che fa i conti con alcuni dei tabù americani su razza, classe sociale e gender. 13TH di Ava DuVernay è un potente documentario sul 13/mo emendamento americano, quello dell'abolizione della schiavitù. La ricostruzione va a dimostrare come questo abbia prodotto nel Paese il più alto tasso di carcerazione al mondo di persone afroamericane. La DuVernay che è una regista di origini afro-americane, attivista prima che filmmaker (Selma) prende di mira Nixon, Reagan e ovviamente Trump, evidenziando i guasti razzisti del loro operato attraverso una enorme ricostruzione d'archivio. I numeri sono alla fine impressionanti 2 milioni e mezzo sono le persone in carcere negli States. Di questi, il 40% è afro-americano. LIFE, ANIMATED diretto da Roger Ross Williams e tratto dal libro del Premio Pulitzer Ron Suskind, "Life, Animated: a Story of Sidekicks, Heroes, and Autism", affronta con il linguaggio dell'animazione il tema dell'autismo. Il film - in sala per I Wonder Pictures dal 2 febbraio - racconta la toccante storia di Owen Suskind, figlio dell'autore del libro, che all'età di tre anni ha iniziato a manifestare i sintomi di una grave forma di autismo. Chiuso in se stesso, incapace di elaborare le proprie emozioni, Owen trova proprio nei film Disney un tramite per fare breccia nella barriera che lo separa dal mondo, sviluppando un modo del tutto alternativo ed eccezionale di esprimersi attraverso la voce dei suoi eroi.