Catania, raccolta differenziata: dopo il bollino rosso fioccano le multe
La Sezione di Polizia Ambientale dei Vigili urbani di Catania, nell'ambito dei controlli per il corretto conferimento dei rifiuti della raccolta differenziata, hanno elevato nello scorso fine settimana tre verbali per 500 euro ad altrettanti esercizi commerciali.
La Sezione di Polizia Ambientale dei Vigili urbani di Catania, nell'ambito dei controlli per il corretto conferimento dei rifiuti della raccolta differenziata, ha elevato tre verbali di 165 euro ciascuno ad altrettanto esercizi commerciali di via Martino Cilestri e di via Federico De Roberto per l'errato conferimento dei rifiuti nell'ambito della raccolta differenziata porta a porta.
Nel caso, infatti, che il sacchetto o i sacchetti, abbiano un arrato conferimento le squadre dei netturbini appongono su di ognuno una targhetta adesica rossa sulla quale c'è scritto "Rifiuto non conforme" e lasciano tutto sul luogo in attesa che poi vengano rimossi dalle squadre della raccolta indifferenziata. Nel contempo arrivano i Vigili Urbani della Sezione di Polizia Ambientale che provvedono ad elevare le multe. Una procedura questa che comporta spese per il Comune e l'abbassamento della quotapercentualedi differenziata.
Continua quindi il giro di vite del comune di Catania nei confronti di coloro che buttano l’immondizia in strada o lasciano sacchetti per le vie cittadine beffandosi degli sforzi di Amministrazione e collettività di mantenere il decoro urbano attraverso la raccolta differenziata porta a porta.
Un controllo capillare, fortemente voluto dal sindaco Enzo Bianco, necessario affinché i cittadini pongano maggiore attenzione nel deposito dei rifiuti e nel seguire le indicazioni dell’Ordinanza del Sindaco che impone giorni ed orari precisi per il deposito dei rifiuti.
La raccolta differenziata porta a porta si effettua conferendo le varie frazioni di rifiuto negli orari stabiliti (dopo le ore 20,00 ed entro le ore 22,30), secondo il calendario stabilito nei vari giorni della settimana che è diverso per le utenze domestiche (cioè le utenze familiari) e per le utenze non domestiche (uffici, negozi, artigiani ecc).