Trieste, traffico internazionale di cocaina: gang presa dalle Fiamme Gialle
Dalle prime ore del mattino, nell'ambito dell'operazione "Mission", 50 finanzieri dei Comandi Provinciali Trieste e Pordenone della Guardia di Finanza, coadiuvati da unità cinofile di Udine, stanno eseguendo 3 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di una organizzazione di trafficanti internazionali di cocaina con base a Pordenone. I militari stanno procedendo - tra le province di Pordenone e Treviso - anche a una serie di perquisizioni a carico di diversi responsabili e alla esecuzione di 2 di obblighi di dimora. Fino ad oggi sono già state arrestate 11 persone tra corrieri e complici e sequestrato 2.300 grammi di cocaina (pari a 3.500 dosi per un valore di circa 270.000 euro), 250 grammi di mannitolo (sostanza da taglio), 7.000 euro in contanti e un'automobile utilizzata dai trafficanti.
L'indagine ha permesso di scoprire l'esistenza di un florido e collaudato traffico internazionale di cocaina proveniente dalla Spagna e destinata al Friuli Venezia Giulia, gestito da una organizzazione criminale composta da cittadini dominicani e italiani residenti nelle provincie di Udine, Pordenone e Treviso. I trafficanti si avvalevano anche di corrieri ovulatori (bodypackers), reclutati tra propri parenti connazionali (per questo particolarmente "devoti" ai capi) che trasportavano la droga a Pordenone, alternando l'utilizzo di aereo, treno, pullman e auto. I corrieri della "morte bianca" giunti in Friuli venivano sistemati in luoghi sicuri per espellere gli ovuli di cocaina ingeriti (involucri di lattice del peso di 1 grammo che avvolgono 10 grammi di cocaina) immediatamente poi immessi nella rete di spaccio locale. Figure centrali della banda dei trafficanti, due caraibici che si approvvigionavano della cocaina in territorio iberico e addestravano i corrieri: tra questi tre donne caraibiche, una delle quali ultrasessantenne.