In mostra a Napoli Van Gogh rubati e trovati in casa di un narcos
Erano avvolti in un panno in una stanza attigua a una cucina in una palazzina rosa a Castellammare di Stabia, tra altre suppellettili. Il loro valore stimato nel mercato parallelo dell'arte di aggira intorno ai 100 milioni, ma per gli esperti sono capolavori inestimabili. "La spiaggia di Scheveningen prima di una tempesta", olio su tela del 1882, dipinto en plein air, e "Una congregazione lascia la chiesta riformata di Nuenen", altro olio su tela del 1884, importante anche perche' la chiesa e' quella in cui e' stato pastore il padre del pittore, sono i due capolavori di Vincent Van Gogh rubati il 7 dicembre 2002 nel Museo di Amsterdam che ospita tutte le sue opere non presenti in collezioni private e ritrovati nel Napoletano a settembre dello scorso anno nella disponibilita' del narcotrafficatente Raffaele Imperiali, legato al clan Amato-Pagano, latitante a Dubai e condannato di recente da un tribunale partenopeo. Da domani le due opere, prima di ritornare in Olanda e fino al 26 febbraio prossimo, saranno visibili al pubblico nel museo di Capodimonte, nella stanza vicina a quella che ospita Caravaggio. Le indagini sul percorso fatto dai quadri dal momento del furto fino al ritrovamento sono tutt'ora in corso. Imperiali avrebbe pagato circa 5 milioni per l'acquisto dei due dipinti, denaro della cassa del clan, secondo i racconti di Mario Cerrone, elemento di punta della cosca e socio d'affari di Imperiali, arrestato e pentitosi. I quadri erano in condizioni relativamente buone quando sono stati trovati, anche se i telai erano stati rimossi; quello che raffigura una spiaggia nei pressi dell'Aja aveva la vernice danneggiata nell'angolo in basso a sinistra e quello che rappresenta la chiesa solo qualche lieve danno sui bordi della tela.