Province: pasticcio in Sicilia, confronto con Roma sulla riforma mancata
Definito "costruttivo" il dialogo che si e' aperto sull'asse Palermo-Roma per definire l'assetto delle ex province, gli enti di area vasta in Sicilia, mai decollati nonostante il governo Crocetta abbia messo mani alla riforma oltre quattro anni fa. Un pasticcio istituzionale, una matassa ancora da sbrogliare. Il capogruppo del Pd all'Ars, Alice Anselmo, ha partecipato nella capitale a un incontro con il ministro per gli Affari regionali Enrico Costa per discutere del futuro delle Citta' metropolitane e dei Liberi Consorzi comunali in Sicilia. "Sull'impianto normativo dei Liberi Consorzi - dice Anselmo - anche alla luce dell'esito del Referendum costituzionale, abbiamo individuato un percorso sostanzialmente condiviso. Sugli aspetti relativi agli organismi di rappresentanza delle Citta' Metropolitane bisognera' approfondire ulteriormente alcune questioni, ma si e' creato un clima positivo, penso che presto potremo trovare una intesa sia a livello regionale che nei confronti del governo nazionale". Va piu' in la' Toto' Cascio, presidente della commissione Affari istituzionali: "Ci sono le condizioni per giungere ad una modifica della legge sui Liberi consorzi e le Citta' metropolitane trovando un accordo col ministero degli Affari regionali sull'elezione diretta dei vertici e dei consigli di questi Enti. Con il ministro Costa abbiamo avviato un percorso istituzionale che potra' concludersi entro pochi giorni per verificare come la Sicilia possa introdurre il suffragio universale, derogando alla Delrio in virtu' del fatto che lo Statuto regionale ci affida esclusivita' in materia elettorale. Sui Liberi consorzi sara' piu' agevole arrivare all'elezione diretta, mentre sulle Citta' metropolitane serve uno sforzo ulteriore per un accordo con lo Stato". Di certo, per Giovanni Di Giacinto, capogruppo del Psi, il vertice con il ministro Costa ha rotto un tabu'. Finalmente si torna a parlare di elezione diretta per Liberi consorzi e Citta' metropolitane. Si tratta ora di verificare tramite gli uffici ministeriali le possibilita' per varare una buona legge regionale che faccia ripartire i Liberi consorzi e le Citta' metropolitane avendo ben chiare le responsabilita' di chi le amministra essendo scelto direttamente dagli elettori. Siamo a buon punto e presto potremo raggiungere l'obiettivo ponendo fine alla lunga fase commissariale".