Droga ad Avola, arrestate 14 persone nel blitz "Notte bianca"
Quattordici ordinanze cautelari sono state eseguite dai carabinieri del Comando provinciale di Siracusa, nel corso di un'operazione antidroga ad Avola. Quattro le persone finite in carcere, mentre dieci agli arresti domiciliari. Le accuse vanno dal traffico allo spaccio di sostanze stupefacenti, in particolar modo hashish e cocaina.
Le indagini, condotte dai Carabinieri della Stazione di Avola e coordinate dalla Procura della Repubblica di Siracusa, hanno consentito di accertare ed interrompere un fiorente giro di droga, soprattutto cocaina ed hashish, che interessava l’area sud della Provincia e, in particolare, il Comune di Avola. Nel blitz dei militari dell'Arma, denominato "Notte Bianca", anche quattro donne avrebbero fatto parte del giro.
I 14 soggetti sono ritenuti responsabili dei delitti del Testo unico delle leggi in materia di stupefacenti e sostanze psicotrope, per avere, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso e agendo in tempi diversi, in concorso tra loro, acquistato, trasportato, commerciato, venduto, ceduto e, comunque, detenuto illecitamente sostanze stupefacenti del tipo “cocaina”, “hashish” e “metadone”, fatti verificatosi ad Avola e Catania tra il mese di novembre 2015 e il mese di gennaio 2016.
In particolare il Gip di Siracusa ha disposto l’applicazione della misura cautelare in carcere a carico di Antonino Vicino,38 anni, Salvatore Santoro, di 47, Gianluca Liotta, 43 anni, Michele Guastella di 35, tutti con precedenti di polizia. Ai domiciliari invece sono finiti Domenico Bruni, 29 anni, Giuseppe Dugo, di 30, Francesco Gallo, 34 anni, Antonino Lazzaro, di 31, Grazia Macca, 44 anni, Valentina Roccaro, di 25, Sonia Silvia, 35 anni, Adolfo Terranova di 36, tutti con precedenti di polizia; Manuel Di Giovanni, 19 anni e Cristina Ferrara di 21, incensurati.
L’operazione è stata convenzionalmente denominata “Notte bianca” sia in riferimento al colore della sostanza stupefacente del tipo cocaina che veniva spacciata dagli arrestati, sia perché l’attività illecita di approvvigionamento e spaccio veniva posta in essere quasi esclusivamente in orario notturno, il tutto con il chiaro intento di eludere eventuali controlli da parte delle forze dell’ordine. L’illecito fiorente mercato fruttava migliaia di euro a settimana.
L’indagine prende spunto dall’attività informativa posta in essere sul territorio dai Carabinieri della Stazione di Avola i quali, nell’estate del 2015, sollecitati da alcuni genitori preoccupati per la salute e l’incolumità dei propri figli, hanno intensificato i servizi preventivi e repressivi al fine di contrastare il fenomeno dello spaccio e del consumo di stupefacenti, in particolare tra i più giovani. Le informazioni raccolte, messe a sistema tra di loro, hanno portato all’arresto in flagranza per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente di Lazzaro, operato il 10 ottobre 2015 quando i Carabinieri del Comando Stazione di Avola trovarono l’uomo in possesso di oltre 100 grammi di hashish.
A seguito di tale arresto prende il via l’indagine vera e propria, condotta a stretto contatto con Vincenzo Nitti, Sostituto Procuratore della Repubblica al Tribunale di Siracusa, e posta in essere sostanzialmente facendo ricorso a due metodologie investigative: intercettazioni telefoniche delle utenze in uso ai vari indagati: (captate oltre ventitremila conversazioni tra telefonate e messaggi di testo); attività di indagine “classica”, ponendo in essere servizi di osservazione, pedinamento e controllo e intensificando quella che rappresenta il vero e proprio core business storico dell’Arma dei Carabinieri, ovvero l’attività informativa sul territorio e il continuo monitoraggio dei soggetti di interesse operativo.
L’attività investigativa ha consentito di disarticolare una fiorente attività di spaccio che si svolgeva su tutto il territorio di Avola e che vedeva nel catanese Vicino il canale di approvvigionamento comune ai vari indagati. In particolare, Vicino era solito cedere quantitativi di cocaina in pietra a Liotta e Guastella i quali rivendevano la sostanza agli altri indagati che, a loro volta, si dedicavano allo spaccio di strada. Le intercettazioni hanno consentito di appurare che Guastella e Liotta operavano sia in concorso tra di loro, recandosi insieme a Catania per acquistare e successivamente rivendere lo stupefacente, sia autonomamente, senza che l’uno sapesse dell’attività dell’altro. A seguito del loro arresto, entrambi hanno mantenuto i contatti con Vicino, inviando altri soggetti a Catania per acquistare lo stupefacente e continuare l’illecita attività. Sono infatti ben 25 i viaggi documentati fatti da Avola a Catania per acquistare stupefacente, in media 10-15 grammi per volta, con frequenza anche quotidiana: tutti elementi sintomatici che qualificano Vicino come il canale di approvvigionamento dello stupefacente.
Se Vicino era il canale di approvvigionamento dello stupefacente, Liotta e Guastella assumono sicuramente un ruolo di predominanza rispetto agli altri indagati: sono loro, infatti, che forniscono agli altri indagati lo stupefacente da spacciare e sono sempre loro che, nonostante arrestati e sottoposti a provvedimenti limitativi della libertà personale, continuano a dare istruzioni ed a gestire lo spaccio in strada. Non a caso, Liotta dovrà rispondere anche del reato di evasione in quanto è stato documentato che, dopo essere stato tratto in arresto e sottoposto al regime degli arresti domiciliari, evadeva ripetutamente al fine di continuare a dedicarsi all’attività di spaccio.
Nel corso della complessa attività, sviluppata in un lasso temporale circa 5 mesi, sono stati conseguiti i seguenti risultati:
in data 10/10/2016, i Carabinieri della Stazione di Avola traevano in arresto Lazzaro per detenzione ai fini di spaccio di “hashish”;
in data 01/01/2016, i Carabinieri della Stazione di Avola traevano in arresto Lazzaro per detenzione ai fini di spaccio di “hashish”;
in data 08/01/2016, i Carabinieri della Stazione di Avola traevano in arresto in arresto Liotta e Guastella per detenzione ai fini di spaccio di “cocaina” in concorso tra loro;
in data 15/01/2016, i Carabinieri della Stazione di Avola traevano in arresto Bruni per detenzione ai fini di spaccio di “cocaina”;
in data 17/01/2016, i Carabinieri della Stazione di Avola traevano in arresto Gallo e deferivano in stato di libertà Roccaro per detenzione ai fini di spaccio di “hashish” in concorso tra loro;
in data 23/01/2016, i Carabinieri della Stazione di Avola traevano in arresto Santoro e Macca per detenzione ai fini di spaccio di “cocaina” in concorso tra loro;
in data 24/01/2016, i Carabinieri della Stazione di Avola traevano in arresto Dugo per detenzione ai fini di spaccio di “cocaina”.
Inoltre, 3 degli indagati sono stati deferiti a piede libero per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e 4 giovani ragazzi del posto sono stati segnalati alla Prefettura di Siracusa in quanto trovati in possesso di modiche quantità di stupefacente acquistate dai soggetti nei cui confronti venivano svolte le indagini.
A seguito di tali attività svolte nella flagranza del reato nel corso delle investigazioni si è proceduto al sequestro di 50 grammi “cocaina”; 188 grammi di “hashish”; 8 flaconcini di “metadone”; 5 grammi di sostanza da taglio del tipo “mannite” utilizzata per tagliare la cocaina prima di suddividerla in dosi; 8 bilancini elettronici di precisione per la pesatura della sostanza stupefacente nonché tutto il materiale occorrente per confezionare le singole dosi; la somma contante di circa 34.000 euro ritenuta provento dell’attività di spaccio posta in essere dagli indagati; diversi appunti manoscritti contenenti date, nominativi e importi dovuti a seguito dell’attività di spaccio.