Migranti: arrivata dal Camerun ritrova il figlio a Lecce dopo otto anni
Era arrivata in Italia clandestinamente dal Camerun otto anni fa viaggiando da sola e lasciando suo figlio a casa. Temeva di non poterlo riabbracciare più ma ora, grazie a un connazionale che le ha detto di averlo visto durante uno sbarco a Lampedusa, all'aiuto della Cgil e all'impegno di diverse questure, lo ha ritrovato. Si è sviluppata sull'asse Bergamo-Lecce questa storia a lieto fine. La donna da tempo risiede a Bergamo e ha ritrovato la speranza di abbracciare suo figlio, ora 23enne, qualche giorno fa quando un connazionale le ha rivelato di averlo visto durante uno sbarco a Lampedusa. Si è quindi attivata scrivendo prima un appello alla Cgil di Bergamo che si è rivolta alla questura che ha a sua volta ha diramato la richiesta a tutti gli uffici territoriali su tutto il territorio. E' stata la Questura di Lecce controllando la propria banca dati, ad accorgersi della presenza in zona del giovane, ospitato dal 15 dicembre scorso in un centro per richiedenti asilo della provincia di Lecce. Madre e figlio sono stati subito messi in contatto e in queste ore la Questura di Lecce sta provvedendo ad ultimare tutte le formalità per il ricongiungimento familiare.