Palermo ricorda Mario Francesce: giornalista ucciso dalla mafia
Il giornalista Mario Francese, ucciso dalla mafia il 26 gennaio 1979, e' stato ricordato questa mattina a Palermo con una cerimonia organizzata dall'Unci e che si e' svolta in viale Campania, nel luogo dell'agguato. Erano presenti i familiari di Francese, la vedova Maria ed i figli Giulio e Massimo, il sindaco Leoluca Orlando, il prefetto Antonella De Miro e le forze dell'ordine. Il presidente dell'Assostampa siciliana Giancarlo Macaluso ha detto che "Francese fu il primo a intuire la pericolosita' di un clan mafioso allora emergente, quello dei Corleonesi. Oggi lo ricordiamo per il suo coraggio oltre che per la sua professionalita'". Negli atti processuali si legge che "il movente del delitto Francese va ricercato nella sua attivita' professionale, nello straordinario impegno civile con cui egli ha compiuto una approfondita ricostruzione delle piu' complesse e rilevanti vicende di mafia verificatesi negli anni '70”.
La sezione Unci di Siracusa, guidata dal fiduciario Francesco Nania, ha partecipato stamane alla commemorazione che si e' svolta nel Giardino Cuti del capoluogo aretuseo, citta' natale del cronista del Giornale di Sicilia ucciso 38 anni fa per le sue inchieste, fra l'altro, sulle speculazioni mafiose nei lavori per la costruzione della diga Garcia, documentando l'ascesa della potente cosca di Toto' Riina e Bernardo Provenzano. Condannati a 30 anni Leoluca Bagarella, come esecutore, e Riina, Francesco Madonia, Michele Greco come mandanti, nel processo con rito abbreviato; ergastolo a Provenzano. Tra i presenti oggi a Palermo anche il presidente dell'Ordine dei giornalisti di Sicilia Riccardo Arena, il vicepresidente nazionale dell'Unci Leone Zingales, il presidente del Gruppo siciliano dell'Unci, Andrea Tuttoilmondo, il questore Guido Longo, i comandanti provinciali dell'Arma dei carabinieri e della Guardia di finanza, colonnello Antonio Di Stasio e generale Giancarlo Trotta, il capocentro della Dia di Palermo, colonnello Antonio Amoroso, il procuratore aggiunto Leonardo Agueci, il capitano Carmelo Raia della Capitaneria di porto, il tenente colonnello dell'Esercito, Virgilio Savarino, il giudice Claudia Turco per l'associazione nazionale magistrati e molti giornalisti. Zingales ha sottolineato che "il coraggioso cronista non si e' tirato indietro quando si e' trattato di fare nomi e cognomi nei resoconti e nelle inchieste sugli affari e le alleanze tra mafiosi e apparati politico-imprenditoriali inquinati". "Il sacrificio di Mario Francese - ha detto Orlando - non e' stato vano. La citta' gli e' riconoscente e le giovani generazioni stanno raccogliendo i frutti del suo lavoro e del suo coraggioso impegno".