Suicida dopo dimissione da ospedale, indagati medici e infermiere
I Carabinieri di Pizzo Calabro (Vv) hanno notificato un avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di due medici dell'ospedale di Vibo Valentia e di un infermiere perì concorso in abbandono di persona incapace, con l'aggravante di averne causato la morte, in relazione al suicidio di S. P., la donna di 41 anni, di Vibo Valentia lanciatasi il 29 settembre scorso dal ponte del viadotto dell'autostrada A2 (ex A/3 salerno-Reggio Calabria) che sovrasta Pizzo.
Si tratta di una pisichiatra F.M., di una psicologa, G.D.M. e dell'infermiere R.S. La donna, prima di suicidarsi, era stata portata in ospedale per un trattamento sanitario obbligatorio (Tso). I tre sanitari avrebbero abbandonato, secondo l'accusa della Procura di Vibo Calentia, la 41enne, provvedendo solo a firmare la proposta di Tso senza tuttavia eseguirlo. I medici e l'infermiere avrebbero poi lasciato che la donna si allontanasse liberamente dal reparto per recarsi sul ponte dell'A3 e lanciarsi nel vuoto.