Marzana: "Si valorizzino le ferrovie turistiche", anche tratta Noto-Pachino
"C’è anche la tratta Noto-Pachino tra le cosiddette “ferrovie turistiche”, ovvero quelle ferrovie dismesse che grazie alla nuova legge approvata alla Camera con il voto favorevole anche del MoVimento 5 Stelle, potrebbero diventare un asset economico strategico per lo sviluppo del turismo sostenibile, che valorizza il connubio tra natura e paesaggio" - dichiara la Portavoce 5 Stelle Maria Marzana.
L’idea è ampia e non si limita a mettere in evidenza la mancanza attuale di valorizzazione. Grazie ai contributi del M5S ed in particolare del collega Diego De Lorenzis che ha seguito il provvedimento in commissione, si è ottenuto infatti un vero e proprio “riordino” del settore, come ad esempio: un ruolo capofila della fondazione FS e della Federazione Italiana delle Ferrovie Turistiche e Museali per la loro esperienza nel campo; una semplificazione delle norme per classificare il materiale rotabile e le tratte adeguate ai servizi ferroviari turistici; un soggetto unico, il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture o le Regioni, che sovrintendono a tutte le richieste di autorizzazione in ambito nazionale o locale; l'introduzione delle 'biciclette ferroviarie' per fruire delle tratte di binario anche dove non è possibile il transito dei treni turistici. La legge, tuttavia, senza stanziamenti nazionali adeguati, rischia di non concretizzarsi: è stato infatti bocciato l’emendamento proposto dal MoVimento 5 Stelle che individua una voce di finanziamento in un Fondo statale di oltre 2,5 miliardi di euro per la Mobilità Sostenibile.
"Attualmente il recupero e la manutenzione delle ferrovie turistiche dismesse è delegato alla buona volontà delle Regioni; solo le più virtuose prevedono già degli investimenti in questo senso. Ecco perché questo tema va regolamentato con chiarezza- aggiunge Marzana- e andrebbe sostenuto da un'apposita copertura affinché non rimanga un auspicio solo sulla carta. Molte regioni italiane possono contare su tratte turistiche di grande pregio. In Sicilia ce ne sono diverse che rappresentano un patrimonio dimenticato che potrebbe diventare risorsa di sviluppo per l’economia regionale. Inoltre la valorizzazione di questi beni induce sempre uno sviluppo di servizi accessori, che danno occasione a coloro che volessero sperimentare idee imprenditoriali di mettersi in gioco".