Migranti, Pagano (Lega): "Porte aperte? Invito del governo al suicidio"
"Dopo essersi accorta che bisogna andare nelle acque libiche per contrastare gli scafisti e che c'è il rischio che i terroristi possano arrivare via mare, il ministro Pinotti ieri sera a Pietrasanta si è resa conto che il problema è non far partire i migranti, che non tutti possono essere accolti e che bisogna tornare agli accordi come quelli fatti dal centrodestra con Gheddafi per controllare i confini". Così il deputato della Lega dei Popoli-Noi con Salvini, Alessandro Pagano. "Benvenuta tra noi. Una virata -aggiunge- a 180 gradi rispetto a quanto lo stesso ministro dichiarava giusto poche settimane fa e che non cancella, però, tre anni di politiche delle porte aperte, adottate dai governi Renzi/Gentiloni, che sono state quasi un 'incentivo al suicidio' per migliaia di migranti. Del resto, è emblematico quanto avvenuto anche ieri con il primo naufragio dell'anno nel Mediterraneo, a gennaio, in pieno inverno, con freddo e maltempo, con imbarcazioni che dopo poche miglia dalle coste libiche sono destinate ad arenarsi?". "Si parla -prosegue- di oltre cento morti. Cinici e spietati che siano, scafisti e trafficanti di morte non partirebbero in questo periodo e con queste condizioni climatiche se non fossero certi che c'è sempre qualche nave con bandiera italiana o straniera, tra gli interessi delle Ong, che li va a soccorrere. Queste sono le conseguenze di tre anni di Pd e centristi al governo. Bisogna chiudere assolutamente i rubinetti degli ingressi, poi espulsioni di massa e rimpatri. Ma ancora ieri al Cdm invece di affrontare queste emergenze si parlava di unioni civili. Si vada subito al voto. La Lega è pronta", conclude.