L'omicidio della segretaria di Milano, trentenne confessa: l'ho colpita con una bottiglia nel sonno
Dopo aver colpito e ucciso l'amica colpendola al volto con una bottiglia mentre dormiva, si è impossessato del suo bancomat, ha prelevato 500 euro e li ha spesi tutti la mattina successiva in gratta e vinci, birre, slot machine e ricariche telefoniche. E' quanto sarebbe avvenuto immediatamente dopo l'omicidio della segretaria trovata morta in casa, nel quartiere milanese di Baggio, secondo la versione resa agli investigatori dal 32enne fermato la scorsa notte. Durante l'interrogatorio davanti al pm di Milano Letizia Mannella e agli agenti della squadra mobile diretti da Lorenzo Bucossi e coordinati dal procuratore aggiunto Alberto Nobili, il giovane avrebbe riferito di aver colpito ripetutamente la 54enne al volto con una bottiglia piena, poi di averle tenuto premuto un cuscino sul viso per assicurarsi della sua morte. na volta compiuta l'aggressione, si sarebbe impossessato della carta bancomat dell'amica recuperando il pin dai documenti che lei custodiva in salotto. Poi avrebbe preso i due cellulari che la donna aveva lasciato sul comodino della camera da letto, la bottiglia usata per l'aggressione e il sacchetto della spazzatura nel quale ha gettato i mozziconi delle sigarette fumate durante la serata. E prima di lasciare l'appartamento avrebbe aperto il rubinetto del gas sperando di provocare un incendio per cancellare eventuali tracce. Una volta fuori, poi, avrebbe gettato tutto in cestini sparsi per la città, quindi si sarebbe recato a uno sportello bancomat dove avrebbe prelevato la somma di 500 euro. E infine, prima di rientrare in casa sua, avrebbe gettato la carta, tagliandola in due, in un bidone condominiale. Quei soldi, come ha rivelato agli investigatori, sarebbero stati tutti spesi la mattina successiva in gratta e vinci, birra, slot machine e ricariche telefoniche.