Roma, minacciano e rapinano coetanei: sgominata una baby gang
Adescavano giovani coetanei dietro richiesta di una banale informazione o tramite l'offerta di hashish per poi rapinarli. E' una vera e propria "baby gang" quella scoperta dagli agenti della polizia di Stato del commissariato Appio Nuovo di Roma. Gli investigatori hanno accertato che i componenti dalla banda, sebbene giovani d'eta' e non ancora tutti maggiorenni, erano dediti alle rapine nei confronti di adolescenti, intercettati in modo casuale. Forti del potere intimidatorio del branco, delle loro qualita' fisiche e sotto la minaccia di armi, individuavano le loro giovani vittime malmenandole e derubandole dei soldi, degli oggetti in oro e dei telefoni cellulari. Almeno 7 gli episodi accertati con almeno 12 giovanissimi coinvolti. Le indagini hanno preso il via da un episodio che si e' verificato all'interno del parco della Caffarella, all'Appio-Latino, dove un giovane di 16 anni dopo esser stato rapinato ha denunciato l'accaduto negli uffici del commissariato Appio Nuovo. La vittima ha raccontato agli investigatori di essere stata avvicinata da tre ragazzi per una richiesta di informazioni e di essere stata minacciata con un coltello mentre le strappavano dal collo una catenina d'oro. Dopo poche ore da questa prima denuncia, un secondo fatto identico veniva portato a conoscenza dello stesso ufficio di polizia. Apparse subito evidenti ai poliziotti le analogie nel "modus operandi" e nelle descrizioni degli autori dei reati: identici i tatuaggi, come identico il "il ciuffo bianco" di quello che appariva essere il capo della banda per le sue modalita' maggiormente aggressive dimostrate e per l'arma brandita. Gli investigatori iniziavano la loro ricerca incrociando i riscontri delle banche dati con le informazioni tratte da social network, sviluppando una pista investigativa partendo anche dalla presenza nella comitiva della prima vittima di un ragazzo compagno di classe della "fidanzatina" di uno degli autori dell'aggressione conosciuto per caso. Compiuti poi colloqui con alcuni ragazzi, fatte fotografie e appostamenti utili a comprendere le dinamiche della giovane banda.
Un terzo episodio ha poi portato alla definitiva individuazione di tutti i componenti: una coppia di fratelli, P.A. classe 1993 e P.F classe 1998, M.V. anch'egli classe 1998, e due 17enni tra cui la giovane fidanzatina di uno dei due fratelli. Degna di rilievo la tipologia di coesione sociale della banda, retta da vincoli di amicizia e di parentela. In considerazione delle prove raccolte, della spiccata pericolosita' sociale dei soggetti e della gravita' dei fatti - testimoniata dall'utilizzo di coltelli e tirapugni per effettuare le rapine - e' stata disposta la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di P.A. e di M.V. E la misura degli arresti domiciliari, con divieto di comunicazione con persone diverse dai familiari coabitanti, per P.F. Le posizioni dei due ragazzi minori sono al vaglio del Tribunale per i Minorenni di Roma.