un cittadino marocchino
Catania, tenta di entrare in Italia con un passaporto falso: arrestato
Forse contava nella confusione delle feste natalizie, che spesso congestiona gli aeroporti, o forse sperava nella distrazione dei poliziotti della Squadra della Polizia di Frontiera Aerea i quali, però, non si sono lasciati ingannare. Nella giornata di ieri, infatti, nel corso dei controlli dei documenti esibiti dai passeggeri in arrivo da Istanbul (Tur) col volo della compagnia Tukish Airlines, è stato arrestato il cittadino marocchino Abdellah Lamsanes, 33 anni, ritenuto responsabile di possesso di documenti falsi e ricettazione; l’uomo, inoltre, è stato colpito da un provvedimento di esecuzione pena, per il ripristino dello stato di detenzione.
L’operazione ha avuto inizio allorquando lo straniero, giunto innanzi ai poliziotti per il controllo dei documenti d’ingresso nello Stato italiano, ha esibito un passaporto portoghese contraffatto.
Gli operatori della polizia di frontiera, tramite le strumentazioni in dotazione, hanno controllato il documento esibito che è risultato immediatamente non genuino: la stampa del fondo della pagina dati, infatti, non è risultata consona all’originale così come non è risultato conforme l’inchiostro utilizzato e la fustellatura delle pagine; anche i dati elettronici riportati sul documento non erano leggibili al Sistema Informativo Frontiere.
Non da ultimo, il passaporto al Sis (Sistema Informativo Schengen) è risultato da sequestrare perché rubato.
Immediatamente è stata disposta la perquisizione sulla persona e sul suo bagaglio, a seguito della quale sono stati rinvenuti un passaporto marocchino e una carta d’identità marocchina. A questo punto è scattato il controllo ai terminali di polizia da cui è risultato che lo straniero è pregiudicato per traffico di stupefacenti e che, recentemente, era stato oggetto di una condanna per tale reato.
A seguito della sentenza, la Procura della Repubblica di Ravenna, in presenza di un provvedimento di espulsione coattiva e di divieto di ingresso nel territorio nazionale fino al 24.10.2021 emesso a carico dell’uomo, aveva emesso un decreto di sospensione dell’espiazione della pena. Ma appena messo piede – peraltro in modo fraudolento – sul territorio italiano, in violazione del provvedimento espulsivo, la medesima Procura ha emesso un ordine di esecuzione per la carcerazione, che ripristina lo stato detentivo e la conseguente carcerazione che porterà l’uomo ad espiare nelle patri galere la pena residua di 1 anni, 5 mesi e 19 giorni.
Il Pm di turno ha disposto la reclusione dell’arrestato presso nella Casa Circondariale di Piazza Lanza.