a Giuseppe Di Marco
Mafia: 1,5 mln sequestrati a Palermo, summit tra polli alla brace
Sigilli ai beni di un imprenditore di Palermo, tra cui una rivendita di polli alla brace, utilizzata anche per i summit di mafia. Il patrimonio di un milione e mezzo di euro e' stato sequestrato a Giuseppe Di Marco, 51 anni, arrestato nell'operazione "Pedro" nel dicembre 2012 ed esponente della cosca mafiosa di Porta Nuova. I carabinieri del Nucleo Investigativo di Palermo, coordinati dal procuratore aggiunto Bernardo Petralia e dal sostituto Claudia Ferrari, hanno posto sotto sequestro un appartamento, tre rapporti bancari, una villa bifamiliare con piscina ad Altavilla Milicia.
Ulteriori accertamenti hanno consento di individuare, a distanza di alcune settimane, ulteriori patrimoni frutto del reinvestimento dei capitali accumulati illecitamente, anch'essi sequestrati: il 50% di una societa' di Palermo, per la vendita al dettaglio di carni e polli alla brace; un'ulteriore villa con piscina ad Altavilla Milicia. L'attivita' investigativa patrimoniale ha permesso di accertare che Di Marco, benché formalmente povero, fosse proprietario di immobili e attività commerciali derivanti dal reinvestimento dei capitali accumulati. E' stato documentato che aveva stabilmente messo a disposizione dell'organizzazione criminale il suo esercizio commerciale al cui interno avevano luogo numerose riunioni fra gli affiliati. L'uomo, infatti, aveva il compito dell'organizzazione degli incontri. Di Marco e' stato condannato a sei anni di reclusione in primo grado, a nove dalla Corte d'Appello di Palermo.