Giovedì 1° dicembre alle 21
Modica, Mario Incudine apre la stagione teatrale della "Fondazione Garibaldi"
“Il dolore pazzo dell’amore” , il bellissimo racconto di Pietrangelo Buttafuoco, riunisce i canti di un unico canto, ha la forma e la forza di un “cunto” che è un tuffo nel passato del giornalista e scrittore, imbevuto innanzi tutto delle tradizioni della sua Sicilia, restituite con passione di antico cantastorie, per cristallizzare quelle storie, quei canti, e farne la rappresentazione di un mito sopravvissuto ai tempi bui del mondo.
Si apre con quest’opera originale e innovativa nel metodo della rappresentazione teatrale, intessuta tra racconto e musica, la stagione teatrale della Fondazione Teatro Garibaldi, giovedì 1° dicembre alle ore 21.
“Il dolore pazzo dell’amore” è portato in scena da un cuntastorie straordinario e di grande spessore artistico come Mario Incudine, che cura la regia della pièce teatrale, in compagnia del musicista Antonio Vasta
Leggende e personaggi emergono da quei luoghi e da quel tempo: le preghiere che portano doni e dolcetti; i diavoli, gli angeli, i re, le ninfe, le regine e i vescovi di “mille e una notte”, che prima di essere un libro è il teatro della vita popolare, in cui passato e presente si mescolano in un rabbioso andirivieni.
Così prendono vita varie figure: il musicante che suona per passione e sa perdersi nella pazzia e trasformare il dolore in musica; la signorina Lia, la zia che non ritiene alcun pretendente degno di lei e amministra la memoria di famiglia curando album di fotografie; lo zio Angelino, elegante cappellano militare che viaggia e frequenta il bel mondo e che, grazie all’amore per Dio, diventa l’uomo della gioia in una terra di lupi.