L'addio a Pamela a Ragusa, il vescovo: è stato femminicidio
Un cuscino di fiori bianchi sulla bara di Pamela Canzoneri, lacrime, commozione e rabbia per l'omicidio della donna di Ragusa, uccisa un balordo in Brasile, probabilmente perchè voleva abusare di lei. Verso le 14,30 il feretro viene portato a spalla dagli amici di Pamela per raggiungere la Cattedrale dove il vescovo celebrerà i funerali. Una folla immensa per la donna che scelto il Brasile per lavorare. I volti degli amici sono solcati dalle lacrime, qualcuno sulla piazza della Cattedrale continua a ripetere, "non si può morire così". Quando il feretro arriva viene salutato da un lungo applauso.
"Una grande donna, di spessore, e una instancabile lavoratrice": la ricorda così Fabio Marzovila, l'amico livornese che ha seguito tutto l'iter burocratico per il rientro della salma di Pamela Canzonieri, la donna di Ragusa uccisa lo scorso 17 novembre in Brasile. Ha viaggiato dal Brasile sullo stesso aereo che ha portato in patria la salma di Pamela. "Siamo partiti sabato da San Salvador - dice - ma la sua morte è stata qualcosa di tremendo per tutti. Per ora non ho la testa per dire cosa provo dentro, ma domani voglio dire la mia". Fabio ha accompagnato il feretro della sua amica sino in Cattedrale, in Chiesa resta pochi minuti perché non regge all'emozione ma ha dipinto nel volto i segni del dolore e della rabbia.
Ai funerali c'erano le massime autorità cittadine e militari, a cominciare dal sindaco di Ragusa Federico Piccitto, nonostante i familiari nei giorni scorsi avessero stigmatizzato l'assenza del primo cittadino ed espresso la volontà di non volerlo alla fiaccolata della scorsa settimana organizzata dagli amici di Pamela. Presenti anche il prefetto Maria Carmela Librizzi e il questore Giuseppe Gammino. Nella sua omelia il vescovo di Ragusa Carmelo Cuttitta ha parlato chiaramente di "femminicidio", di "un gesto d'una crudeltà terrificante. Crea un profondo dolore questa inaudita violenza - ha aggiunto - nei confronti di una donna dagli occhi vispi e dal sorriso smagliante che pur di lavorare ha dovuto transitare altrove per guadagnarsi onestamente da vivere. E questo suo continuo viaggiare l'ha condotta all'incontro fatale".