Una testa d'agnello sulla sua auto
Rosolini, "avvertimento" mafioso all'ex assessore Di Stefano
Un messaggio "inquietante", stile mafioso, è stato recapitato all'ex assessore ai Lavori pubblici del Comune di Rosolini, Carmelo Di Stefano. Ignoti la scorsa notte hanno piazzato sul cofano del suo Suv una testa d'agnello mozzata ed una cartuccia di fucile calibro 12. Carmelo Di Stefano se n'è accorto stamattina quando è uscito di casa per accompagnare il figlio a scuola ed ha subito informato la stazione dei carabinieri. L'ex assessore avrebbe escluso agli investigatori di avere ricevuto minacce nell'ambito della sua attività professionale ( fa il geometra) e se mai ,l'intimidazione potrebbe essere collegata alla sua attività politica. Di Stefano di recente aveva puntato l'indice sui tunnel per i prodotti ortofrutticoli piazzati nell'area dell'Opera Pia, all'ingresso di Rosolini, chiedendo pubblicamente lo scioglimento dell'Ente che da 30 anni gestione l'immenso patrimonio di Maria Mauro, vedova Sipione.
"L'atto intimidatorio nei confronti dell’ex assessore ai lavori pubblici del Comune di Rosolini Carmelo Di Stefano è solo l'ultimo in ordine di tempo di una insopportabile sequela di vili gesti intimidatori perpetrati nei confronti di concittadini che hanno svolto o svolgono a vario titolo l'attività nell'ambito dell'amministrazione o del sociale. Se, come Di Stefano ha ipotizzato, questo atto è riconducibile alla battaglia contro le serre all'ingresso della città - su cui io ho stessa ho richiesto il rispetto della legalità - la circostanza assume contorni ancor più allarmanti. Ho già interessato dell'incresciosa vicenda i colleghi in Commissione antimafia, affinché possano compiere accertamenti e valutare azioni. Intanto non è più rinviabile un rafforzamento del presidio delle forze dell'ordine sul territorio al fine di interrompere una volta per tutte questa sequela di atti e ripristinare un clima di serenità e sicurezza nella nostra città".