Antimafia
Rosy Bindi: "Ad Agrigento la mafia è ancora forte"
"La mafia c'è. Agrigento è una provincia con la presenza di un'organizzazione mafiosa ancora resistente, capace di controllare il territorio. Una mafia che non sembra caratterizzarsi con tratti di modernità ed innovazione, come in altre realtà. Nell'Agrigentino, controlla il territorio con i reati tradizionali dell'estorsione, della droga, anche se non mancano condizionamenti alla pubblica amministrazione, influenze sul consenso elettorale e la capacità di condizionare, attraverso gli appalti, l'azione della pubblica amministrazione e l'economia di questa provincia". Lo ha detto il presidente della commissione parlamentare antimafia Rosy Bindi durante la conferenza stampa tenutasi in Prefettura ad Agrigento. La commissione, tornata ad Agrigento dopo 12 anni. In Prefettura è stato dato corso alle audizioni del prefetto Nicola Diomede, dei componenti del comitato di sicurezza, dei vertici della Procura distrettuale di Palermo, della Procura di Agrigento, Sciacca e Gela. "Al termine di questa giornata - ha spiegato Rosy Bindi - possiamo constatare che la mafia c'è ad Agrigento e nella sua provincia. Ci sono però i presidi della legalità, c'è la Prefettura, ci sono le forze dell'ordine, la magistratura, c'è il presidio dell'informazione. Ma l'omertà è ancora molto forte. C'è gente che subisce incendi, estorsioni e che fa fatica a denunciare ed a collaborare. E questo è un fatto che non possiamo ignorare".