Una trentina di persone lo hanno fischiato davanti al Vasquez
Renzi a Siracusa con quasi due ore di ritardo: contestato prima della convention
Con circa due ore di ritardo Matteo Renzi è arrivato a Siracusa. Al suo arrivo è partita la contestazione con fischi e urla di un gruppo di una trentina di giovani. Il premier è entrato in sala, al Cine teatro Planet, scusandosi con i presenti: "Faraone mi ha fatto fare un giro per le strade della Catania Ragusa per farmi rendere conto".
"Oggi c'è stato a Siracusa il funerale di un grande uomo come Enzo Maiorca al quale tutti noi dedichiamo un pensiero affettuoso e commosso. Un uomo che è andato in profondità letteralmente e che ha sempre cercato di superare se stesso". Così il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha ricordato a Siracusa il recordman di immersione in apnea, accompagnato da un lungo applauso del pubblico che sta assistendo al comizio in favore del Sì al referendum.
"Nei confronti della Sicilia si usano stereotipi - ha aggiunto il premier - Qui 2750 anni fa si pensava. Dobbiamo avere il senso dell'appartenenza. Bisogna far si che la Sicilia riparta. Domani accordo di programma quadro a Caltanissetta. Infrastruttura come priorità". "Io non credo che Napolitano mi abbia chiamato perchè mi riteneva il miglior statista dell'universo ma perchè pensava all'ultima spiaggia". Così il premier Matteo Renzi ha sottolineato di essere stato chiamato dall'allora Capo dello Stato con il compito precipuo di varare le riforme.
"Renato Schifani ha votato sì tre volte. Ed ora è con Forza Italia per il No. Cambiare idea è segno di intelligenza. Noi abbiamo dei geni... Berlusconi aveva votato Sì. Perché ha cambiato idea? Perché abbiamo eletto il presidente della Repubblica senza farlo scegliere a lui. Sono orgoglioso di aver eletto Sergio Mattarella. A qualcuno del mio partito se davo qualche poltrona in Europa avrebbe votato Sì. E' l'ultima occasione che hanno perché non vogliono fare le riforme". Così Renzi a Siracusa che prosegue: "Abbiamo messo insieme Berlusconi e Magistratura democratica. Siamo stati meglio della De Filippi. Noi proponiamo il superamento del bicameralismo paritario. Loro come fanno a dire di No. Perché nei venti anni precedenti non hanno fatto nulla".
"I ragazzi dei Cinque Stelle volevano cambiare la storia e invece cambiano la geografia - ha ancora detto Renzi dal palco del Planet - I musei vaticani sono uno stato estero. Il punto drammatico di Di Maio non è che confonde il Cile con il Venezuela paragonandomi a Pinochet. Loro non sono cattivi. Stanno offendendo l'Italia".
"Abolizione delle Province, Ponte sullo Stretto, Legge Fornero. Calma facciamo un question time. Rispondo a tutti in dieci minuti e poi andiamo a letto". Così il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha risposto alle sollecitazioni di alcuni sostenitori presenti alla manifestazione per il Sì a Siracusa. affrontando poi i singoli argomenti. "Il ponte sullo Stretto prima o poi si farà - ha assicurato Renzi -. Ma prima dobbiamo realizzare la banda larga, sistemare le strade". Renzi ha poi aggiunto: "Se vogliamo vincere il referendum deve scattare il tam tam. Abbiamo sottovalutato Casaleggio quando ha detto che ciò che è virale è vero. C'è gente che ha paura a dire che vota Sì. C'è un clima di polemica costante. Mancano ancora 18 giorni. Divertiamoci".