Disattesi gli impegni con il prefetto
Gallerie spente sulla Siracusa - Catania, il M5s: "La Regione convochi l'Anas"
Nell’agosto del 2015 il M5S Siracusa denunciò e sollecitò l’intervento dell’Anas affinchè i lavori per il ripristino dell'illuminazione nelle gallerie presenti sulla tratta autostradale Siracusa - Catania iniziassero quanto prima. Dopo un lungo periodo di attesa. per l’aggiudicazione dell’appalto, finalmente i lavori iniziarono.
Purtroppo, dopo alcuni mesi, dalla riattivazione, dell’impianto di illuminazione all’interno dei tunnel, si sono ripresentate le stesse problematiche, gallerie parzialmente illuminate o del tutto al buio. Pare che i ladri di rame siano tornati in azione, così come ha comunicato l'Anas lo scorso mese.
Nel tratto autostradale non manca nulla, un’attenta progettazione ha previsto i più moderni impianti di ventilazione, di Sos, di telecontrollo, di pannelli a messaggio variabile e di illuminazione. La sicurezza degli utenti dovrebbe essere garantita, da un costante monitoraggio del traffico, che si avvale di un sistema di sorveglianza in diretto collegamento con una sala di controllo situata a Passo Martino. E allora ricapitoliamo, questo sistema di sorveglianza funziona oppure è tutto spento? Se fosse stato realmente attivo, avrebbe impedito il verificarsi dei furti e di conseguenza la mancanza di illuminazione nelle gallerie?
È da ricordare che, a seguito ai furti di rame fu il sindaco di Catania a dichiarare: «Per quanto riguarda i furti di cavi di rame abbiamo provveduto a sostituire i cavi rubati con quelli di alluminio, che non hanno mercato>>. Evidentemente non si deve dare per scontato nulla vista l'attuale situazione. Inoltre, nei giorni scorsi, Anas ha assunto l'impegno , in presenza del Prefetto di Siracusa, “promettendo” di riattivare l' illuminazione nelle gallerie della autostrada Siracusa-Catania. Il portavoce all’ARS, Stefano Zito ha dichiarato; >
La stessa Anas, ha pubblicato un bando di gara per porre rimedio ai pesanti disservizi causa di numerosi e gravi incidenti. Un bando di gara con procedura di accordo quadro per un investimento complessivo di 60 milioni di euro, destinato a tutto il territorio nazionale. Un terzo di questa cifra, pari a 20 milioni, è destinato alla rete in Sicilia. Chissà perché, spesso, per i lavori pubblici – quelli pagati con i soldi nostri – l’urgenza per risolvere i problemi esiste solo al momento di assegnare gli appalti e non per il momento dell’esecuzione. Il vero “impegno” andrebbe preso nei confronti degli automobilisti, che devono essere messi nella condizione di potere viaggiare in modo sicuro e non con il pericolo di essere le prossime vittime della strada.