Il candidato Repubblicano sovverte i pronostici
L'America volta pagina, Donald Trump è il nuovo presidente
Donald Trump ha vinto le presidenziali Usa con almeno 290 grandi elettori (e ne bastavano 270) mentre Hillary Clinton e' ferma a 218. Mancano i risultati di tre Stati: Michigan, Minnesota e New Hampshire. Questa la distribuzione dei voti:
TRUMP (290)
Alabama (9) Alaska (3) Arizona (11) Arkansas
(6) Florida (29) Georgia (16) Idaho (4) Indiana (11) Iowa (6) Kansas
(6) Kentucky (8) Louisiana (8) Maine (1) Mississippi (6)
Missouri
(10) Montana (3) Nebraska (5) North Carolina (15)
North Dakota (3)
Ohio (18) Oklahoma (7) Pennsylvania (20)
South Carolina (9) South
Dakota (3) Tennessee (11)
Texas (38) Utah (6) West Virginia (5)
Wisconsin (10)
Wyoming (3).
CLINTON (218)
California (55) Colorado
(9) Connecticut (7) Delaware (3)
Hawaii (4) Illinois (20) Maine (3 su
4) Maryland (10)
Massachusetts (11) New Jersey (14) New Mexico (5)
Nevada (6)
New York (29) Oregon (7) Rhode Island (4)
Vermont (3)
Virginia (13) Washington state (12)
Washington, DC (3). ll candidato repubblicano Donald Trump ha superato la soglia dei 270 voti dei grandi elettori e diventa l'inquilino numero 1 della Casa Bianca e si appresta a tenere il discorso della vittoria all'Hotel Hilton a Manhattan, nel cuore di New York. I sostenitori della rivale, la democratica Hillary Clinton, sono sotto shock così come i mercati mondiali. Trump è stato votato nelle aeree rurali e dai 'colletti bianchi', l'elettorato di uomini di una certa età, mal pagati e che hanno sofferto la globalizzazione. Clinton ha tenuto nei feudi tradizionalmente democratici delle grandi città, ma evidentemente non è riuscita ad attrarre il voto degli afroamericani e neanche dei giovani, mentre il 'muro' dei latinos non è bastato. Il candidato repubblicano ha trionfato nei cruciali 'swing States' di Ohio e Florida, dimostrando che i sondaggi della vigilia erano in gran parte sbagliati. Uno dopo l'altro ha conquistato, non solo i fortini del Grand Old Party, ma anche North Carolina e Georgia; e ha vinto anche in feudi tradizionalmente democratici, portandosi a un passo dal magico numero di 270 grandi elettori necessari per la Casa Bianca. Ha vinto anche in Wisconsin, uno Stato che appena una settimana fa sembrava assolutamente fuori dalla sua portata. E in Michigan, dove la Clinton ha fatto una campagna intensa negli ultimi giorni, e' in vantaggio: se vincesse sarebbe la prima volta dal 1988 che un repubblicano conquista lo Stato. Entrambi i due Stati erano da tempo fuori dalle mire dei repubblicani.
EUFORIA AL TRUMP TOWER
E adesso c'e' un clima di euforia al quartier generale di Trump, nella sua Trump Tower, a Manhattan. Sull'onda dei risultati elettorali che con il passare delle ore si sono fatti più promettenti, i suoi sostenitori sono sempre piu' galvanizzati. Trump, che ad un certo punto si era ritirato con la moglie Melania nel suo appartamento, probabilmente per raccogliere le idee, poco fa si è spostato all'Hotel Hilton per il 'Victory Party'. Al contrario, al Jacob Javits Convention Center il clima è di shock: all'esterno si sono viste persone abbracciarsi, in lacrime, addirittura in preghiera, mentre all'interno l'umore dei presenti e' sempre piu' cupo: nel luogo dove la Clinton sperava di rompere il 'soffitto di cristallo' diventando la prima donna presidente, le donne -alcune con la scritta 'nasty women', in omaggio all'attacco di Trump alla Clinton, trasformato in uno slogan a favore dell'ex First Lady - sono senza parole. Clinton, che alla vigilia aveva preparato due discorsi, dovrà adesso sfoderare quello della sconfitta, messo a punto solo per scaramanzia.
TRUMP: NON VI DELUDERO'
"Vi prometto che non vi deluderò, faremo un lavoro eccellente". E' quanto assicura Donald Trump a parlando ai suoi sostenitori all'Hotel Hilton a New York. "Spero che
alla fine dei 4 anni - ha aggiunto - e forse anche 8 anni, direte che veramente valeva la pena lavorare per questo e che sarete orgogliosi di cio' che abbiamo fatto. La campagna e' terminata ma il nostro lavoro e' appena all'inizio".