I retroscena sullo strumento finanziario
Siracusa, il consigliere Firenze: "Sul Bilancio si è consumata la spaccatura nel Pd"
"Penso che l'opinione pubblica debba essere messa a conoscenza di quanto accaduto nella seduta dell'aula e i motivi che hanno spinto 4 consiglieri del Pd, compreso il capogruppo ad abbandonare l'aula durante la discussione importantissima sul bilancio di previsione del 2016 ( anche se di previsione non c'è quasi nulla se non i contributi su cui bisognerà molto vigilare". A raccontare la sua verità è il consigliere comunale, Tanino Firenze.
"Premesso un iper-movimento del sindaco nei e tra i banchi dei consiglieri ( c'è la registrazione di parecchi interventi a stigmatizzare la violazione delle norme di comportamento) ,poco prima della fine della trattazione degli interventi della minoranza e prima dell'inizio delle proposte del gruppo il consigliere Pappalardo, a nome del gruppo, chiede 10-15 minuti di sospensione della seduta per concordare il mantenimento dell'accordo definito all'unanimità nella seduta plenaria precedente.La proposta non è passata perchè 3 consiglieri del Partito democratico ( Minimo-Garozzo-D'Amico) hanno votato contro la proposta.
A questo punto il capogruppo e tre consiglieri escono dall'aula perchè non era decoroso, per quelli che hanno sensibilità politica,che il gruppo di maggioranza si muovesse in maniera scomposta e privo di unità sui provvedimenti concordati. Non si riesce a capire come consiglieri che negano di aver partecipato all'elaborazione e quindi senza paternità alcuna sulle proposte di emendamento abbiano fatto proprie alcune ed altre negate. Lo chiederemo con lettera scritta al segretario generale che lo ha permesso o meglio ancora al presidente della seduta. Non entro volutamente sull'ammissibilità o meno del maxi emendamento. Questi i fatti.
Ora caro vice-segretario del PD cosa c'entra,in questo specifico caso, la lotta, la guerra dell'asse del Male contro la giunta Garozzo?
Il gruppo consiliare del PD a Siracusa si era espresso all'unanimità dei presenti sugli emendamenti presentati e sul maxi-emendamento.
Non c'erano state rotture, nè divisioni, nè preconcetti.Era passata semplicemente la logica degli interessi della città e di continuare ad operare con comunione di intenti. Chi ha fatto saltare tutto? Chi,senza alcuno scrupolo, se ne è infischiato dell'unità ed ha voluto fare prevalere la logica dello scontro per contarsi dividendo ? Sono stati i tre consiglieri autonomamente o malconsigliati? o sono stati i quattro? Spostare il problema, rimballarsi le responsabilità non le fa onore.
Prendiamo atto - dice Firenze - che nel Gruppo del Pd, si è consumata una rottura che mai potrà essere addebitata ai quattro consiglieri che sono usciti in senso di responsabilità. Ai corazzieri del Sindaco - prosegue Firenze - dico che non fate onore al vostro ruolo nel momento stesso che rompete le regole vigenti del dialogo accettando, e non certo ingenuamente, di essere i promotori della rottura traumatica che qualcuno vi ha imposto".