L'intervista in esclusiva di Nuovo Sud all'ex sindaco di Salemi
Sgarbi a Siracusa va a ruota libera: "Questa Princiotta mi piace"
“Per capire la Sicilia e i Siciliani bisogna leggere un solo libro: il Gattopardo. Camilleri è simile a un italo-americano e crea deformazioni sull’essenza dell’isola, Sciascia un illuminista francese, io mi considero un siciliano vero, alla Brancati”. Abbiamo incontrato Vittorio Sgarbi a Siracusa poco prima della presentazione del libro di Matteo Collura “Sicilia sconosciuta”, tappa siracusana della rassegna “Paesaggi di mare” promossa dall’Assessorato Regionale al Turismo e organizzata dall’Associazione Taormina Book Festival. Ironico, tagliente, sagace, convinto che l’Autonomia della Regione sui Beni Culturali sia un’anomalia, si sente siciliano, ma in seguito alla passata esperienza quale sindaco di Salemi ha deciso che non ricoprirà alcun incarico pubblico nell’Isola. Tra i luoghi di eccellenza cita Vendicari e Scala dei Turchi, tra i più bei monumenti la cattedrale di Enna, con la scalinata simile ad un ritmo mentale che ricorda Escher.
Ortigia e la politica culturale di Siracusa, cosa ne pensa?
"Non so nulla della politica culturale di Siracusa, escluderei che l’abbia, visti i rappresentanti che l’hanno governata; ricordo Visentin, che in quella meravigliosa piazza Duomo che oggi culmina con la chiesa di Santa Lucia alla Badia con il dipinto di Caravaggio, aveva messo un’orribile scultura rappresentante un gigante. Tra i politici siciliani mi viene in mente Miccichè che prima ha candidato Musumeci, e poi se stesso facendo vincere Crocetta".
Ha appena citato l’attuale governatore della Sicilia…
"Crocetta, quando parla di mafia dimostra di essere affetto da strabismo diacronico, è come se la mafia si fosse fermata agli anni Novanta, non vengono nominati i mafiosi di adesso. Per esempio anche la Sicilia sta per essere coperta da quelle orribili pale eoliche ancor più di quanto non sia… ne consegue che della politica siciliana ho poca considerazione, quindi Siracusa per me non è governata. Ortigia, rinasce grazie a Dionigi il grande, ovvero grazie alla sua storia, alla sua bellezza, che ha spinto alcuni imprenditori privati a farla rinascere".
Cosa ne pensa dell’idea di far tornare il “Seppellimento di Santa Lucia di Caravaggio nella sua collocazione originaria alla Borgata?
"Se si fa una valutazione di rigorosa testimonianza e di visita nel luogo dove era in origine, cosa che ha anche un suo fascino, potrebbe ritornare alla Borgata, ma se si pensa a una sistemazione più comoda e che porta turismo e può pure aumentarlo, la chiesa della Badia è la scelta più giusta, in considerazione dell’importanza dei monumenti che la affiancano, il tempio greco, il Vescovado. In ogni caso è una posizione controversa e sofistica e non credo che verrà risolta facilmente".
Se lei dovesse pensare a una mostra importante per Siracusa…
"Hanno fatto una buona mostra ultimamente su Mattia Preti alla chiesa della Badia, anche con qualche quadro che non era suo che la rende più suggestiva, io organizzerei una mostra della Magna Grecia siracusana, poi avete il quadro di Antonello e il Caravaggio, che è senza dubbio il più bello, più di quello custodito a Malta, un’opera sublime, e intorno a quello si è lavorato e si lavorerà ancora. Ma il luogo più bello che avete è il Bagno ebraico, lo scriva".
E che ne sa del governo di Siracusa?
"L'attuale sindaco non so come si chiama, so che ha una consigliera che gli rompe i coglioni tutti i minuti con denunce, questa mi piace molto. Vorrei conoscere la signora Princiotta".