La ragazza suicida
Il tribunale di Napoli, dovevano essere rimossi i video su Tiziana da Facebook
Dovevano essere rimossi da Facebook i link e le informazioni relativi a Tiziana - la 31enne di Mugnano che si è suicidata dopo la diffusione sul web, a sua insaputa, di video hard che la ritraevano - una volta che era emersa l'illiceità dei contenuti anche in assenza di un ordine dell'autorità amministrativa o giudiziaria. Lo ha deciso il Tribunale civile di Napoli Nord che ha parzialmente rigettato il reclamo di Facebook Ireland, dando invece ragione alla madre di Tiziana, Teresa Giglio. A Monaco, secondo quanto riferisce il sito del settimanale Der Spiegel, per la prima volta, la magistratura sta indagando i vertici di Facebook, tra cui il fondatore Mark Zuckerberg, per la mancata rimozione di contenuti criminali come minacce e negazioni del genocidio ebraico.