Agricoltura
Produzione di pomodoro in serra in Sicilia, è record con 2 milioni di raccolto
La Sicilia è la prima regione in Italia per la produzione di pomodoro in serra con 314 mila ettari di colture e 2 milioni di quintali di prodotto raccolto. Un altro successo per l'Isola dopo il riconoscimento del marchio Igp per il datterino di Pachino da parte dell'Unione europea. Solo il Lazio tiene il passo con 167 mila e 800 ettari di superficie coltivata, un milione e 100 mila quintali di pomodoro raccolto, segue la Campania con 105 mila ettari di superficie e 770 mila tonnellate di produzione. In coda alla classifica delle regioni italiane c'è la Basilicata con 203 ettari di superficie e una produzione pari a 1149 quintali. L'Italia, grazie alla Sicilia, scala la classifica dei paesi produttori del pomodoro da industria e, a chiusura della campagna di raccolta 2016, si posiziona al secondo posto su scala mondiale subito alle spalle degli Stati Uniti. Ed è sorpasso sulla Cina, che scende al terzo posto. Ecco le tipologie che vanno per la maggiore: il ciliegino (pomodori piccoli tra i 10 e i 30 grammi riuniti in grappoli che ne portano un numero variabile da 10 a 25), il piccadilly o mini plum (ciliegino leggermente affusolato), il datterino (ha le dimensioni di un'oliva e si vende in cestini che pesano non oltre i 500 grammi ed ha il prezzo più elevato), il sammarzano (di forma allungata e grande, perfetto per le insalate se consumato a maturazione intermedia con un colore che sfuma nell'arancione, a maturazione completa ottimo per i pelati), il pomodoro tondo e il cuore di bue.