Riconosciuto dall'Ue
La denominazione di pomodoro di Pachino Igp coprirà anche il datterino
La denominazione di pomodoro Pachino IGP coprirà anche il datterino, ampliando il numero di varietà che rientrano nel marchio di qualità riconosciuto dall'UE. Si è infatti concluso il periodo regolamentare di tre mesi dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale dell'UE del nuovo disciplinare, senza che nessuno si sia opposto alla sua modifica. Così "Il brand "pomodoro di Pachino" acquista ulteriore forza e importanza sui mercati europei e mondiali", ha dichiarato Michela Giuffrida (S&D), membro della Commissione per l'Agricoltura e lo sviluppo rurale del Parlamento europeo.
Sulla vicenda si registra una nota del sindaco di Vittoria, Giovanni Moscato. “Ennesima occasione persa dalla città, adesso serve una netta inversione di tendenza - afferma il primo cittadino vittoriese - si tratta dell’ennesimo passaggio che penalizza la città e la nostra agricoltura. Purtroppo negli ultimi decenni Vittoria, pur avendo una produzione qualitativamente e quantitativamente molto forte, non è riuscita a tutelare l’ortofrutta con marchi di qualità e Igp lasciando terreno fertile ad altre realtà locali a noi vicine. La miopia politica e l’incapacità di programmare per valorizzare la nostra agricoltura hanno portato Vittoria all’isolamento e alla perdita di svariate occasioni. Pur essendo la terra del Ciliegino abbiamo abdicato in favore di Pachino e adesso abbiamo perso la tutela sul Datterino. Si tratta di una perdita non nata certamente negli ultimi mesi ma figlia di un percorso che dura da anni e di cui non possiamo non rammaricarci. Anche da opposizione avevamo lanciato l’allarme sul marchio Igp Datterino e purtroppo i nostri timori si sono rivelati fondati. Adesso, però, occorre invertire nettamente la tendenza e lavorare caparbiamente per tutelare le nostre eccellenze. Non possiamo più permetterci di non credere alla qualità, all’Igp e alla tutela dei nostri prodotti. Abbiamo approvato il nuovo regolamento del Mercato Ortofrutticolo nei primi 100 giorni dopo 40 anni di attesa e siamo già al lavoro per colmare i deficit del passato e la mancanza di lungimiranza politica che ha portato Vittoria e la sua agricoltura all’isolamento totale. Il nostro impegno per il riconoscimento dell’Igp per i nostri prodotti è massimo ma il percorso è lungo. Adesso bisogna essere decisi: piangersi addosso è un esercizio inutile così come parlare dei disastri del passato. Serve programmare per il nostro futuro e occorre costruire insieme un percorso nuovo e virtuoso”.