Protesta la Circoscrizione
Siracusa, deregulation a Ortigia: attività commerciali in crescita del 30%
Insegne illuminate, vetrine allestite che attirano gli sguardi dei passanti, luci, colori, profumi. Scorci ineguagliabili che incantano e rapiscono l’occhio di turisti e residenti. Ortigia è questo. Un incanto. Ma, come ogni cosa, nasconde un lato oscuro: “Troppi locali”. E il troppo, si sa, spiazza.
In una nota, il consigliere di circoscrizione di Ortigia, Salvatore Gibilisco, ha lanciato un monito affinché l’amministrazione comunale analizzi con attenzione il problema di nuovi insediamenti commerciali e la Zona a traffico limitato.
“In Ortigia ci sono 350 attività commerciali - ha spiegato - Non è possibile che in una strada dove già esistono due o tre pizzerie venga data la possibilità di aprirne un’altra”.
Pare, infatti, che si sia registrato un aumento dei locali del 30% rispetto all’anno scorso, e quindi si assista a una concorrenza spietata che lascia poco spazio alla qualità dei prodotti venduti.
"Che la crisi sia una piaga sociale è ormai risaputo - ha spiegato un commerciante della zona - e mi sento anche stufo di ripeterlo sempre. Ma qui a Ortigia si lavora poco: ci sono tanti negozi, tanti ristoranti e, d’altro canto, pochi clienti. L’amministrazione dovrebbe non autorizzare più l’apertura di nuovi esercizi commerciali. Ce ne siamo troppi, e molti siamo pure sul lastrico”.
Ma non è soltanto l'affollamento commerciale che non va nel Centro storico di Siracusa. C'è anche un discorso di viabilità. "Chiedo all'assessore Abela - ha aggiunto Gibilisco - perchè noi residenti dobbiamo pagare per il rilascio del pass? Visto che ci serve esclusivamente per il weekend? Voglio ricordare all'assessore alla Mobilità che ai residenti il tesserino serve per recarsi a casa e non per gironzolare per le vie di Ortigia. Ci siamo visti raddoppiare il costo del pass per la prima auto e quintuplicare il costo della seconda autovettura, per che cosa? La situazione parcheggi è sempre la stessa. Non abbiamo spazi". "La invito a farsi una passeggiata a piazza San Giuseppe - ha concluso Gibilisco rivolgendosi ad Abela - e si renderà subito conto di come i residenti sono obbligati a parcheggiare le proprie auto".