Calcio. Lega Pro
Il Siracusa tra le nebbie esce dal "De Simone" con una bordata di fischi
Il Siracusa lascia il "De Simone" tra i fischi. La curva Anna non vuole neppure i giocatori dietro la recinzione e gli canta "andate a lavorare". Gli ultrà della gradinata gli riservano una lunga bordata di fischi. E questa la sintesi di una brutta prova degli azzurri, costretti al pari casalingo contro la Fidelis Andria. Mancanza di gioco, di idee, di velocità e soprattutto zero assoluto in fase offensiva. Eppure il Siracusa nei primi venti minuti sembrava ben intenzionato non solo a fare la partita, ma anche il risultato pieno. Ma è stato soltanto un fuoco di paglia. Fuoco che si è spento dopo il gol dell' 1 a 1 dei pugliesi ha tagliato le gambe, ma anche la generosità ad un Siracusa che non ha fiducia nei propri mezzi. Sottil, anche in questa undicesima di campionato, ha cambiato per l'ennesima volta lo schieramento da mandare in campo. Ha piazzato talamo in avanti, ma senza ottenere i frutti sperati. E quando ha tentato il tutto per tutto, nè l'entrata di Dezai, nè di Scardina hanno cambiato volto alla gara.
Parte bene il Siracusa che al 13' va in gol con Longoni, ma l'arbitro Meraviglia di Pistoia annulla giustamente per fuori gioco. Due minuto dopo la conclusione di Talamo ben imbeccato da Catania è debole e Poluzzi non ha difficoltà nella presa. E' tuttavia un Siracusa che spinge sulle fasce. A sinistra Dentice a destra Palermo. Al 17' uno spunto personale di Catania, favorisce un calcio di rigore. Il trequartista viene steso in area ed il direttore indica il dischetto. E' lo stesso Catania a trasformare battendo alla destra di Poluzzi che intuisce, ma non arriva a toccare la sfera. Tra il gol del vantaggio e quello del pari, dalla gradinata viene alzato lo striscione con la scritta "La permanenza va sudata, chi è inadeguato se ne vada". Non è un caso che i tifosi cominciano a mostrare una certa insofferenza, perchè la Fidelis Andria spinge. E ci pensa Santurro al 26 ' prima al 33' dopo, a salvare la propria porta dalla capitolazione. Ma il gol è nell'aria ed arriva al 37' dopo una furibonda mischia in area azzurra, irrompe Onescu e non c'è nulla da fare per Santurro.
Nel finale del primo tempo sono gli ospiti a sfiorare il raddoppio con Cianci, ma il suo colpo di testa finisce a lato.
Nella ripresa il Siracusa entra nella nebbia più fitta e neanche le alchimie tattiche di Sottil riescono a dare un po' di brillantezza alla squadra. Solo in una circostanza, a dieci minuti dalla fine, un colpo di testa di Scardina in area dei pugliesi finisce a lato. Poi la fine della gara che sancisce l' 1 a 1. Infine i fischi che accompagnano gli azzurri negli spogliatoi.