Riesame
Pachino, rimesso in libertà Maicol Zisa
Il Tribunale del Riesame di Catania ha ritenuto del tutto fondate le argomentazioni esposte all’udienza camerale del giorno 25 ottobre dagli avvocati Luigi e Paolo Caruso Verso, difensori del giovane Maicol Zisa, arrestato il 4 ottobre dalla polizia di Stato di Pachino in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP di Siracusa.
Il giovane, come si ricorderà, era stato tratto in arresto perché ritenuto autore di vari atti intimidatori ai danni di N.T., racchiusi nell’arco di tempo che va dal 16 al 26 febbraio di quest’anno. Tra le accuse formulate dal P.M., Lucignani. anche quella di tentativo di omicidio, per la quale, tuttavia il Gip aveva ritenuto di non emettere la misura cautelare. Così come non era stata emessa alcuna ordinanza, per mancanza dei gravi indizi, nei confronti del coindagato B.R., considerato il mandante degli atti intimidatori. Contro il provvedimento avevano proposto immediatamente richiesta di riesame gli avvocati Luigi e Paolo Caruso Verso, sostenendo, innanzi tutto, l’evidente frattura logica dell’ordinanza impugnata che lasciava in libertà il presunto mandante ed ordinava l’arresto per il presunto esecutore materiale, soggetto che non avendo mai avuto alcun tipo di rapporto con la persona offesa N.T., non avrebbe avuto alcun motivo per perseguitarla .
Venivano poi criticati gli altri punti dell’ordinanza, in modo particolare l’annotazione di servizio della polizia di Pachino nella quale veniva detto che Zisa, insieme ad un altro giovane, era stato fermato a tarda notte “a poche decine di metri” dalla casa della persona offesa. Circostanza, questa, assolutamente non vera, dato che i difensori hanno compiutamente dimostrato come il controllo fosse avvenuto, in realtà, a quaranta metri dalla piazza di Pachino e ad oltre duecento metri dall’abitazione di N.T. .