in corso vittorio
Ragusa, trans si prostituiva e spacciava: chiusa un'altra casa a "luci rosse"
La polizia di Stato ha tratto in arresto Alin George Mihaila, romeno di 24 anni, per spaccio di hashish a minorenne.
Ieri pomeriggio un residente del centro storico ha avvisato la squadra mobile che in una casa del corso Vittorio Veneto vi fosse uno strano via vai, a suo dire probabili clienti di un transessuale che da poco abitava lì.
Dopo un po’, gli agenti hanno effettivamente notato un ragazzo arrivare all’abitazione in questione dove è stato accolto dal transessuale già noto alle forze dell’ordine che in altre occasioni era già stato allontanato perché si prostituiva in case del centro storico.
Dopo pochi secondi, da casa del transessuale, si è affacciato un altro giovane che ha consegnato qualcosa al minorenne e tutti e tre sono entrati in casa.
Immediatamente è quindi scattato il blitz della polizia: il minorenne acquirente ha tentato di fuggire dal retro ma è stato prontamente bloccato.
All’interno del piccolo appartamento sono stati identificati il transessuale brasiliano di 43 anni che ha ammesso di prostituirsi in quella casa da poche settimane, il suo compagno Mihaila Alin George di 24 anni colto in flagranza di reato mentre cedeva droga e l’acquirente di quest’ultimo, anche lui rumeno, di 17 anni, già segnalato altre volte come assuntore di sostanze stupefacenti.
Al termine del controllo, lo spacciatore è stato arrestato, la casa chiusa e il proprietario dell’immobile diffidato da locare l’appartamento a soggetti che lì si prostituiscono.
Il transessuale brasiliano è stato diffidato da reiterare ancora l’attività di prostituzione nel territorio di Ragusa e nonostante la sua regolarità sul territorio nazionale, verranno valutate le condizioni di mantenimento di tale titolo di soggiorno.
L’uomo ha riferito di non voler andare via da Ragusa in quanto ha un ottimo giro d’affari e si prostituisce da diversi anni avendo ormai un giro di clienti che non vuole perdere.
Il fastidio che recano i clienti è il solito ed è dovuto al fatto che negli annunci chi si prostituisce (o chi per loro), non inseriscono la via, proprio per eludere i controlli della polizia, pertanto il cliente contatta la donna o l’uomo e si fa illustrare la strada, sbagliando spesso portone a seguito delle non precise indicazioni.
Nel 2015 sono state chiuse ben 15 case, la maggior parte nel comune di Ragusa ma anche in altre zone. Diversi sono stati i sequestri delle abitazioni adibite dai proprietari o locatari a luoghi dove poter consumare sesso a pagamento e tuttora i proprietari hanno perso il possesso delle loro proprietà.
Anche in questo caso si trovano conferme sul giro d’affari che è di rilevante entità, tutto dipende dalle richieste dei clienti, i prezzi oscillano da 50 a 200 euro, dipende dai “gusti” e dalle richieste sessuali, a volte possono arrivare a prezzi ancora più alti, come per il sesso di gruppo.
La Squadra Mobile, per ordine del questore di Ragusa Giuseppe Gammino, sta effettuando ulteriori verifiche sugli immobili segnalati dai cittadini, al fine di permettere a tutti gli abitanti delle zone interessate in provincia di non avere problemi nel vivere quotidiano.