La protesta contro i tagli
Palermo, il Giornale di Sicilia non è in edicola per lo sciopero dei giornalisti
Il Giornale di Sicilia questa mattina non è il edicola per il primo dei tre giorni di sciopero proclamati dall'assemblea dei giornalisti nell'ambito di una vertenza sindacale contro i tagli della società editrice. "Il comitato di redazione del Giornale di Sicilia e tutti i giornalisti hanno accettato con grande senso di responsabilità la cassa integrazione dopo una lunga trattativa con l'azienda - si legge in una nota del Cdr -. Un pesante sacrificio che comporta una riduzione del 18,50 per cento dello stipendio. La vertenza è iniziata lo scorso giugno e la cassa integrazione è partita dalla scorsa settimana. Nel frattempo la direzione non ha ancora comunicato il piano definitivo dell'organizzazione del lavoro che dovrà valere per i prossimi due anni". Nonostante il senso di responsabilità da parte dei giornalisti, la direzione ha comunicato l'aumento dei carichi di lavoro che hanno fatto scattare lo sciopero. L'assemblea ha affidato al Cdr un pacchetto di 10 giorni di sciopero.
Sulla vertenza è intervenuto questa mattina il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. "Se ogni azienda è importante, ancor di più lo è una azienda che fornisce informazione assolvendo ad una funzione essenziale per la comunità. Nella vertenza del Giornale di Sicilia, questo è un elemento ulteriore di preoccupazione, oltre ovviamente a quelli legati all'occupazione e alla garanzia del reddito per i lavoratori coinvolti. Per il bene dell'azienda e dei suoi lavoratori e giornalisti, ma anche e soprattutto per il bene della comunità che ha diritto ad una informazione di qualità, mi auguro che il Giornale possa è voglia proseguire la sua lunga storia per informare con professionalità e attenzione, per cui è requisito indispensabile una adeguata presenza di giornalisti con professionalità all'altezza delle aspettative della città." Lo ha detto il sindaco Leoluca Orlando in merito alla vertenza del Giornale di Sicilia.
LA REPLICA DELLA DIREZIONE AI 3 GIORNI DI SCIOPERO
"La nuova organizzazione del lavoro è stata ripetutamente comunicata in documenti scritti leggibili da tutti ed è stata illustrata nelle riunioni che hanno preceduto l'attuazione della Cassa Integrazione sia a Palermo che a Roma". Lo afferma in una nota la direzione del Giornale di Sicilia replicando al comunicato del Cdr, che ieri ha proclamato tre giorni di sciopero, con un comunicato nel quale si afferma che la direzione non avrebbe dato conto all'organismo sindacale della nuova organizzazione del lavoro in redazione e che avrebbe deciso una "accelerazione" imponendo carichi superiori rispetto al passato. Per la direzione del giornale "è vero il contrario". "Abbiamo accorciato - prosegue la nota - l'attività di programmazione del giornale e allungato, per ogni redattore, il tempo da dedicare alla fattura delle pagine. Diamo ai lettori un giornale più ricco e moderno che spiega i fatti e le notizie quando Internet spiazza ormai la carta stampata sui tempi della cronaca. Questo comporta per i giornalisti un minor numero di titoli da redigere determinando carichi di lavoro più che sostenibili nell'orario contrattuale di sette ore e dieci minuti al giorno suddivisi in un arco lavorativo di cinque giorni la settimana, unico parametro, quello dell'orario, cui può essere vincolata ogni organizzazione del lavoro e, all'interno del quale, ogni prestazione possibile deve essere svolta". "Questo si è fatto - aggiunge la direzione del giornale - dopo averlo più volte detto e scritto rispettando gli obblighi di comunicazione previsti dal contratto e nei tempi previsti dall'accordo stipulato sulla Cassa Integrazione. Così siamo noi a non capire perché il Cdr si produca in una vistosa e dimostrabile alterazione dei fatti che fa precipitare il clima aziendale in una fase di tensione acuta e rimette pericolosamente in discussione gli accordi raggiunti, assumendosi responsabilità gravi su involuzioni che la crisi generale subita duramente dal nostro settore, in tutto il paese, potrebbe rendere inevitabili pure nella nostra azienda".