Il sindacalista si è dimesso
Il messaggio di saluto dell'ex segretario della Cgil di Siracusa, Paolo Zappula
Care compagne e cari compagni, iscritti e militanti della CGIL siracusana,
Dopo aver rassegnato le mie dimissioni da segretario generale della CGIL di Siracusa, penso sia il momento dei saluti e dei ringraziamenti. Ho già avuto modo di salutare personalmente alcuni dei rappresentanti delle istituzioni di questo territorio, con i quali ci siamo confrontati in questi anni. Ho ringraziato in particolare il questore e il dirigente della DIGOS i quali, in questi anni difficili dal punto di vista occupazionale, hanno sempre dimostrato equilibrio e sensibilità nei confronti dei lavoratori in lotta, spesso facendosi carico delle nostre ragioni, evitando di assumere azioni di contrasto alle legittime azioni di protesta che potessero alimentare ulteriori tensioni e conseguenze spiacevoli. Un particolare ringraziamento ho rivolto al prefetto, per la disponibilità sempre mostrata nei confronti delle problematiche legate al lavoro e ai temi fondamentali e prioritari che attengono alla sicurezza e alla salute dei lavoratori e dei cittadini. Colgo l'occasione per salutare e ringraziare anche la stampa, che ha mostrato sempre grande attenzione nei confronti del mondo del lavoro, dando ampio spazio e visibilità alle iniziative del sindacato e della CGIL, a tutte le vertenze che avessero come obiettivo la salvaguardia e la crescita dei livelli occupazionale e della situazione economica del nostro territorio. Un caloroso saluto va a Stefano Munafò e Paolo Sanzaro e, attraverso loro, ai dirigenti e agli iscritti della UIL e della CISL di Siracusa, con i quali ho sempre avuto un rapporto di collaborazione e reciproco rispetto. Penso che la nostra azione sindacale unitaria ha dovuto fare i conti, purtroppo, con le difficoltà derivanti dalla pesantezza della crisi e dalla discontinuità nell'azione sindacale unitaria a livello nazionale e regionale, che ha finito per condizionare l'iniziativa unitaria nei singoli territori. Per fortuna negli ultimi 2 anni, è cresciuta la fiducia reciproca e la capacità di fare prevalere le esigenze del territorio a qualunque altra interferenza esterna; e questo va a merito dello spessore umano e sindacale dei 2 segretari di CISL e UIL di Siracusa. Infine, saluto e ringrazio il gruppo dirigente della CGIL di Siracusa ed in particolare quanti, con lealtà e impegno, hanno condiviso e sostenuto il progetto e l'azione sindacale della segreteria provinciale della CGIL in questi 6 anni e mezzo di mia direzione politica. Un saluto affettuoso e un sincero in bocca al lupo a quanti, giovani e meno giovani, ragazze e ragazzi, si sono avvicinati all'impegno sindacale durante il mio mandato di segretario, assumendo anche incarichi di responsabilità, nelle categorie e nel territorio. Un grazie sentito e commosso va a tutte le nostre RSU ed RSA presenti nei luoghi di lavoro e alle compagne e ai compagni del sistema servizi e ai capi lega dello SéI e della FLAI, presenti nel territorio attraverso le camere del lavoro comunali; grazie a loro e al loro impegno continuo e costante, i lavoratori, i pensionati e i cittadini tutti hanno la possibilità di conoscere la CGIL e di apprezzarne il valore e l'utilità. Sono loro, i nostri delegati nei luoghi di lavoro e le persone che operano nel territorio, a fare grande la CGIL, con il loro impegno e la loro disponibilità. Queste persone mi mancheranno; mi mancherà tantissimo anche il rapporto con i ragazzi e le ragazze della Rete degli studenti e dell'Unione degli studenti, con i quali ho costruito un dialogo proficuo e costante. Mi mancherà soprattutto il contatto con i lavoratori e i pensionati, che ho sempre ricercato in questi anni pur difficili per tutti noi. Voglio qui salutare e ringraziare le centinaia di persone con cui sono entrato in contatto nelle piazze, nei cortei, nei luoghi di lavoro, nelle aule magne delle scuole, nelle aule consiliari o davanti ai palazzi delle istituzioni provinciali e comunali, nelle mense aziendali e davanti alle portinerie degli stabilimenti industriali, davanti agli ospedali e ai grandi centri commerciali. Abbiamo lottato e manifestato insieme mille volte; ho conosciuto la grande dignità con cui hanno posto le loro legittime rivendicazioni, ho presente l'impegno e la determinazione di tanti di loro che hanno creduto e continuano a credere nel ruolo del sindacato e della CGIL, anche quando i risultati non sono stati all'altezza delle aspettative e delle esigenze delle persone. Eppure, anche quando ho letto negli occhi delle persone l'amarezza e la delusione per le sconfitte o per gli scarsi risultati, non ho mai avvertito disistima e mancanza di rispetto e di fiducia per il mio impegno e per il ruolo della CGIL. Io per primo ho contezza del fatto che in questi lunghi anni di crisi abbiamo dovuto giocare in difesa dell'esistente, cercando di contenere i danni; spesso questo ha significato limitare le perdite occupazionali e di diritti contrattuali o, al massimo, mantenere le posizioni. Mi rendo conto che il territorio e la nostra comunità avrebbe avuto bisogno di ben altri risultati. Con amarezza devo rilevare che questa provincia, che pure ha grandi potenzialità di sviluppo e di crescita, paga l'inadeguatezza di quella che una volta si chiamava “classe dirigente” che ha sprecato tutte le opportunità disponibili in questi anni e adesso si appresta ad entrare nel tunnel dell'ennesima e lunga stagione elettorale, dove i problemi e le esigenze delle persone vengono accantonate e rinviate, perchè la Politica si occuperà solo di se stessa. Aver sprecato questi anni e avere deluso le aspettative e le esigenze della nostra gente è per me motivo di grande amarezza; e non mi consola affatto avere dato comunque il massimo impegno, mio e dell'intera CGIL. Con le mie dimissioni per la CGIL di Siracusa si apre un nuovo ciclo, che spero possa essere più fortunato e pieno di successi, per migliorare la condizione delle persone che rappresentiamo. Auguro alla persona che assumerà la responsabilità di segretario di poter fare meglio di quanto non siamo riusciti a fare in questi anni. Sono certo che anche lui potrà contare sulla collaborazione di tutto il gruppo dirigente della CGIL, ovunque sia collocato. Per me si tratterà di affrontare un nuovo inizio, con molte incognite e qualche preoccupazione per il futuro personale. Ma il mio pensiero, anche in questo momento va soprattutto ai lavoratori e pensionati, ai giovani che attendono di entrare nel mondo del lavoro e e ai meno giovani che sperano di rientrarci; a tutti loro e alle loro famiglie, un sincero e affettuoso augurio affinchè si realizzino le aspettative di vita, famigliari e personali. Buona fortuna a tutti e in bocca al lupo alla nostra grande e bella CGIL.