in carcere per più di 17 anni
Caso Alpi-Hrovatin, assolto Omar Hashi Hassan
La Corte d'appello di Perugia, al termine del processo di revisione, ha assolto, e dichiarato subito libero, Omar Hashi Hassan dall'accusa di omicidio nei confronti di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin.
Hassan, condannato a 26 anni, era affidato ai servizi sociali dopo aver scontato piu' di 17 anni di carcere. Il somalo, il solo condannato per l'omicidio dei due italiani, era in aula assieme ai suoi difensori, gli avvocati Douglas Duale, Antonio Moriconi e Natale Caputo, quando la corte ha letto la sentenza.
Ha abbracciato Luciana Alpi, la mamma di Ilaria, e la giornalista del Tg3 che tempo fa ha intervistato il somalo Ahmed Ali Rage, detto Gelle, il supertestimone che ha dichiarato il falso contro di lui. Omar Hashi Hassan ha reagito cosi' alla sentenza di assoluzione nel processo di revisione a Perugia. "Sono felice, dopo oltre 17 anni di carcere, ho potuto dimostrare la mia innocenza - ha commentato - grazie ai miei tre avvocati che mi sono stati sempre vicino e non mi hanno abbandonato, neppure nei momenti difficili. Finalmente e' stata fatta giustizia”.
"Sono molto contenta per Omar Hashi Hassan che da oggi e' finalmente libero. Anche noi come parte civile ci siamo batturi perche' venisse riconosciuta la sua innocenza. Tuttavia, se e' una grande giornata per lui, da parte mia devo dire che sono molto amareggiata e depressa". E' il primo commento di Luciana Alpi, la mamma di Ilaria, presente a Perugia per la sentenza del processo di revisione. "Ormai sono convinta che sulla morte di mia figlia e di Miran Hrovatin non e' stato fatto nulla a livello di indagine. Sul caso si sono alternati negli anni ben cinque magistrati e tre procuratori. Eppure, nessuno e' riuscito a porre fine alle troppe bugie, ai troppi depistaggi che hanno caratterizzato questa vicenda. Io sono stanca - ha detto ancora la signora Luciana -, sono sola dopo aver perso mio marito sei anni fa e non sto neanche tanto bene. Parlero' con il mio avvocato per decidere che cosa fare. Personalmente ho l'impressione che gli inquirenti non siano mai stati interessati a scoprire la verita'. Gelle (l'accusatore di Omar Hashi Hassan, ndr), ad esempio, non e' mai entrato in un'aula di giustizia e questa cosa la trovo veramente vergognosa. La rogatoria, fatta dopo 16 mesi per interrogare questo soggetto, non dice niente, non vale piu' niente”.
"Questa sentenza dara' dispiacere sia a quelli che avevano pensato di poter addebitare definitivamente ad Omar Hashi Hassan il ruolo di killer sia a quelli che basandosi sulla falsa testimonianza di Gelle hanno sostenuto la teoria dell'omicidio casuale". Lo ha detto l'avvocato di parte civile Domenico D'Amati, difensore della mamma di Ilaria Alpi. "Questa decisione - ha spiegato il legale - dovra' dare un nuovo impulso alle indagini in corso da parte della Procura di Roma per l'accertamento dei veri colpevoli. Vorrei aggiungere che in un momento in cui i giornalisti vengono spesso accusati di intralciare il lavoro dell'amministrazione giudiziaria, questa vicenda ha dimostrato quanto possa essere prezioso il contributo dei bravi cronisti come quelli di "Chi l'ha visto?".