Lo ha deciso l'assemblea
Bari, Decaro eletto a maggioranza nuovo presidente dell'Anci
L'assemblea dei sindaci dell'Anci riunita a Bari non ha smentito le previsioni e Antonio Decaro, primo cittadino di Bari, è stato eletto oggi a maggioranza nuovo presidente dell'Associazione Comuni italiani. Prende il posto di Piero Fassino che ha guidato l'Anci fino al giugno scorso, quando Chiara Appendino, M5S, lo ha scalzato al ballottaggio dalla poltrona di sindaco di Torino. Un'evento che ha visto la presenza del Capo dello Stato che ha invitato, tra l'altro, a dare "ossigeno" ai Comuni per consentire loro di poter esercitare appieno le funzioni. Ma soprattutto ha ricordato che il valore delle autonomie locali è intoccabile. Qualunque sarà l'esito del referendum. Decaro, 46 anni, esponente del Pd vicino a Renzi, sindaco di Bari dal giugno 2014 e dal gennaio 2015 vicepresidente Anci Nazionale, ha subito aperto anche a chi non lo ha votato (4 le astensioni e 10 i no su oltre 700 votanti rappresentanti degli oltre 7 mila sindaci dell'Anci) e ha voluto mostrare i muscoli nei confronti del governo. "Io non sarò vostro presidente, ma sarò uno di voi, in una squadra agguerrita in cui spero ci siano anche quelli che stamattina mi hanno detto che vogliono un cambiamento", ha detto subito dopo l'elezione. "Farò il presidente dell'Anci - ha chiarito - dimenticando di avere una tessera di partito perché qui apparteniamo tutti ad un partito che è il più amato d'Italia che è quello dei sindaci". "Farò il presidente dell'Anci - ha proseguito - ascoltando tutti e parlando con tutti, dal Comune di Roma al piccolo comune di Moncenisio, così come fanno i sindaci nelle loro città che ascoltano e parlano con tutti i cittadini". Il capo dello Stato, Sergio Mattarella, che ha aperto i lavori dell'assemblea dell'Anci, ha auspicato "che si giunga presto a un quadro di certezze finanziarie e a una semplificazione amministrativa e contabile, in modo che tanti Comuni riescano finalmente a uscire da una condizione di permanente precarietà e programmare con maggiore serenità le loro scelte al servizio dei cittadini". "Per un lungo ciclo i Comuni hanno pagato un prezzo elevato alle restrizioni del bilancio dello Stato" ora "alla vostra responsabilità compete continuare il confronto con il governo e con le altre istituzioni per definire ciò che avete chiamato un nuovo patto di autonomia tra Stato e Comuni, in cui, entro gli obiettivi nazionali di bilancio e di investimento, si consenta ai singoli enti di avere l'ossigeno sufficiente". Ma il capo dello Stato ha anche sottolineato come i sindaci, il giorno dopo il referendum, debbano chiedere "che l'esito del voto, qualunque esso sia, confermi il valore del sistema delle autonomie". Anche il terremoto è stato al centro dei pensieri del presidente della Repubblica che ha chiesto un Piano contro il rischio sismico integrato con un piano di manutenzione e di tutela dal rischio idrogeologico. Il terremoto del 24 agosto è "una ferita profonda, ancora aperta", ha evidenziato il capo dello Stato. E l'Anci ha dedicato l'assemblea proprio ai sindaci dei comuni colpiti dal sisma. L'elezione di Decaro è stata salutata con favore da quanti da tempo chiedevano un sindaco del Mezzogiorno, "giovane e di esperienza", come ha sottolineato l'uscente Fassino. Applausi e ringraziamenti sono andati al presidente uscente Piero Fassino, mentre Lega e Cinque Stelle si sono astenuti dall'elezione del nuovo presidente. "In questo momento è importante lavorare sui temi", ha detto il sindaco di Roma, Virginia Raggi, "inseguita" dai flash dei fotografi e da richieste di selfie dei colleghi sindaci. "Mettiamo alla prova l'Anci e vediamo - ha aggiunto - a gennaio cosa sarà riuscito a portare a casa; poi valutiamo". Il messaggio dei grillini è chiaro, chiedono una guida combattiva dell'Associazione dei Comuni, altrimenti sono pronti a uscirne, come ha ribadito oggi il primo cittadino di Livorno, Filippo Nogarin.