Assassinato all'interno di un bar Marco Leonardo
Palagonia, ucciso un consigliere comunale: l'omicida si costituisce
E' Marco Leonardo, 42 anni, consigliere comunale, l'uomo ucciso in un bar nel centro di Palagonia, grosso centro agricolo del Catanese. Un killer gli ha esploso contro una serie di proiettili di una calibro 7,65. La vittima ha tentato una disperata fuga, ma non è riuscito a sottrarsi alla furia omicida dell'assassino. Leonardo era stato eletto nel 2012 con la lista civica Palagonia Futura, di cui era il capogruppo. Nella sparatoria è rimasto ferito accidentalmente anche il titolare dell'esercizio, Paolo Sangiorgi, 52 anni. Gli investigatori escludono al momento che ci siano collegamenti tra la sparatoria e l'attività politica e amministrativa della vittima. Intanto nel tardo pomeriggio si è costituito alla caserma dei carabinieri di Palagonia il presunto omicida del consigliere comunale. Secondo quanto si è appreso il movente potrebbe essere collegato a un debito. I magistrati avevano parlato di "agguato dalle modalità mafiose", ma si aprono nuovi scenari. Secondo una prima ricostruzione, il killer armato di pistola avrebbe fatto irruzione nel locale cercando la vittima predestinata, che ha tentato di fuggire, ma inutilmente. L'omicida ha raggiunto l'uomo e l'ha ucciso. Da quanto risulta agli investigatori ha avuto un litigio con l'assassino prima di essere stato freddato all'interno del bar. La vittima dunque conosceva il suo assassino. Nelle fasi concitate della lite è rimasto ferito anche il titolare del bar, Paolo Sangiorgi, che, secondo i carabinieri e la polizia giunti sul posto, non era nel mirino del sicario. Leonardo era titolare di un distributore di carburanti a Palagonia e impegnato in attività agrumicole. Il primo luglio del 2008 fu coinvolto in un blitz dei carabinieri e della guardia di finanza per una truffa ai danni dello Stato e dell'Inps da parte di alcune cooperative risultate "fantasma" attraverso le quali venivano assunti fittiziamente agricoltori compiacenti, allo scopo di intascare false indennità. Assieme a lui altre 13 persone alle quali vennero contestati a vario titolo i reati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato. Le indagini, iniziate nel marzo del 2007 accertarono che il gruppo criminale tramite la creazione di cooperative fantasma, aveva ottenuto, dal 2005 la liquidazione di indennità di disoccupazione agricola da parte dell'Inps e, in prospettiva, la maturazione di contributi previdenziali pensionistici a beneficio di mille persone.