Presentato il cartellone
Spettacoli classici a Siracusa, l'Inda allunga la stagione di 12 giorni con 54 repliche
L'Istituto Nazionale per il Dramma Antico - Inda, che gestisce il festival del Teatro Greco di Siracusa, commissariato ''per gravi problemi gestionali e amministrativi'', come ha ricordato Ninni Cutaia, direttore generale per lo spettacolo dal vivo del Mibact, ha scelto di scommettere sulla grande storia e il grande successo internazionale delle stagioni al Teatro Greco e di puntare con coraggio al rinnovamento - secondo le parole del commissario straordinario Pier Francesco Pinelli - varando una stagione più lunga di 12 giorni con 54 repliche, tornando a proporre una commedia, e scegliendo, per i tre spettacoli in programma nel 2017, tre registi di qualità che non erano mai stati chiamati a lavorare a Siracusa: Marco Baliani, Giorgio Barberio Corsetti e Valerio Binasco. Rispettivamente firmeranno le regie di ''Sette contro Tebe'' di Eschilo (dal 6 maggio), ''Fenicie'' di Euripide (dal 7 maggio) che si alterneranno in scena sino al 25 giugno, quindi ''Le rane'' di Aristofane (dal 29 giugno tutti i giorni sino all'8 luglio). ''Programma intelligente e ambizioso'' lo ha definito Roberto Andò (che fa parte della commissione di esperti dell'Inda con Massimo Bray, Luciano Canfora e Giovannella Scaminaci), sottolineando che punta su un progetto preciso, quello di presentare, un ciclo, tre lavori su un tema del teatro classico che è poi la vita e la crisi della Polis, nell'anno in cui si celebrerà il 2.750/mo anniversario della fondazione di Siracusa''. Proprio questo tema ha affascinato i registi che vi hanno trovato richiamo molto precisi all'attualità della vita delle nostre democrazie e del grave periodo di crisi e sfiducia. Nelle ''Fenicie'' un potere corrotto e l'avidità mettono a rischio la Polis. I ''Sette contro Tebe'' per Baliani è un testo ''contraccezionario, con tutti sempre chiusi nell'agorà, in città, spaventati dai rumori inquietanti e di guerra che arrivano da oltre le mura. Un lavoro sulla fragilità degli equilibri e la facilità di creare dissidi e guerre. Un' occasione per lavorare sul suono e sull'aspetto visivo. Una realtà che richiama quella di tutte le città assediate dei nostri tempi, ultima Aleppo, dove si svolgono scontri fratricidi, il tutto con una scrittura forte e con qualcosa di primitivo, che necessita di una forte fisicità''. Per Barberio Corsetti, ''con le Rane siamo davanti a una commedia, ma molto seria, e ci troviamo nel mondo dei morti, ma dove si parla dei vivi e dei problemi della Polis, di crisi e governanti impossibili, della morte dell'arte e del teatro che invece solo avrà la capacità di ridare forza e voce ai cittadini per cambiare le cose''. Gli spettacoli al Teatro Greco di Siracusa negli ultimi 10 anni hanno avuto un incremento di spettatori del 34% raggiungendo la cifra di 119.377 (di cui 37.500 studenti) l'ultima stagione, la scorsa primavera, con moltissimi arrivi dall'estero. E' forte di questi numeri e sull'avere conti in ordine che agisce l'Inda e, aprendo i botteghini dai primi di ottobre, punta a uno sviluppo delle sue attività rispetto al passato, progettando tournee nei teatri italiani, ma anche all'estero e con progetti speciali come quello per la Giornata Mondiale del Rifugiato il 19 giugno.