Udienza aggiornata al 3 ottobre
Ragusa, Veronica fa dichiarazioni spontanee: "E' stato mio suocero a uccidere Loris"
Ha ribadito la sua verità Veronica Panarello nella prima parte delle spontanee dichiarazioni rese davanti al Gup di Ragusa, Andrea Reale, accusando il suocero Andrea Stival di avere ucciso Loris, che "aveva visto qualcosa che non doveva vedere", tra il nonno e la mamma. In un'ora di deposizione la donna ha ribadito la sua ultima ricostruzione del delitto: il suocero era in casa con lei, lei su ordine dell'uomo gli avrebbe legato le mani con delle fascette. Poi lei sarebbe uscita dalla stanza per rispondere a una telefonata. Al ritorno avrebbe trovato il figlio morto, strangolato dal suocero con un cavo usb grigio. Poi il corpo avvolto in un plaid è stato sceso in auto e portato nel canalone di contrada Mulino Vecchio. Le indagini della polizia di Stato, squadra mobile della Questura e carabinieri non collocano Andrea Stival nella casa di Veronica Paanarello. E su questo punto della sua ricostruzione la donna ha provato a dare consistenza alla sua verità sottolineando che "il fatto che non riesca a dimostrare che mio suocero fosse in casa con me al momento del delitto non significa che non ci fosse...". Dopo un'ora di dichiarazioni l'imputata è apparsa stanca. Il Gup ha concesso una pausa di un quarto d'ora. "Sono pronta ad essere punita ma per quello che ho fatto e non per quello che non ho commesso. Se ci sono mie responsabilità pagherò, ma con me deve farlo anche l'esecutore materiale del delitto: mio suocero".
Il procedimento si svolge a porte chiuse e a rivelare l'affermazione dell'imputata è stato il suo legale, l'avvocato Francesco Villardita. "Non voglio esimermi dalle mie responsabilità - ha detto Veronica Panarello secondo quanto riferito dal penalista - e voglio essere punita, ma voglio essere punita per quello che ho commesso e non per quello che non ho fatto. Non posso dire assolutamente, neanche sotto costrizione, di essere stata io a uccidere mio figlio. Se ci sono responsabilità mie pagherò, ma con me - ha aggiunto l'imputata - deve pagare anche l'esecutore materiale del delitto che è mio suocero". L'udienza del processo è stata aggiornata al prossimo 3 ottobre con l'intervento in aula dell'accusa.
IL NONNO DEL BAMBINO: " TROPPO FANGO, VOGLIO GIUSTIZIA PER MIO NIPOTE"
"Troppo fango si è mosso. Voglio pace, rispetto e giustizia per la famiglia e per il bambino": così Andrea Stival, nonno di Loris, commenta alla fine dell'udienza del processo alla nuora Veronica Panarello, che lo ha accusato di aver ucciso il nipote. Il suo legale, l'avvocato Francesco Piazzo, si è detto "assolutamente sbalordito per le dichiarazioni di Veronica Panarello". "Ha sostenuto in aula - ha aggiunto il penalista - una posizioni indifendibile perché il processo ha accertato le sue responsabilità. Le sue sono calunnie che le contesteremo nelle sedi opportune".