Botta e risposta tra Nicola Bono ed il sindaco
Porto di Avola, dieci anni di immobilismo e 2300 posti di lavoro negati
"Realizzare il porto - turistico - peschereggio ad Avola è un'infrastruttura troppo importante per dare ossigeno a un'economia fin troppo asfittica". E' la brevissima sintesi di quanto scrive l'ex sottosegretario ai Beni culturali, Nicola Bono, al sindaco, Luca Cannata. Un botta e risposta tra l'ex parlamentare ed il primo cittadino su un'opera, importante e strategica, dopo la revoca dello scorso 7 settembre della domanda di concessione alla FN Progettazioni Srl, considerato che per sei lunghi anni e otto conferenze di servizio, la stessa non era stata in grado di completare la documentazione a causa di evidenti difficoltà economiche. Al di là delle disquisizioni politiche, che ai cittadini non importa, è giusta l'analisi di Bono, che sottolinea per evitare strumentalizzazioni, di non essere interessato alla candidatura a sindaco.
"Nessun commento in ordine ai 2300 posti di lavoro negati alla città da 10 anni a causa della mancata realizzazione del porto e cioè a partire dalla data di affidamento dell'opera all'A.T.I. originariamente aggiudicataria, poi costretta a rinunciare.", scrive l'ex sottosegretario che ricorda a Cannata: "Sono le infrastrutture strategiche a fare la differenza ed il porto turistico-peschereccio è certamente una di queste. Basti guardare dove è stato realizzato ed ai benefici all'economia che ha arrecato da Giarre, a Marina di Ragusa, a Portorosa, lungo la costa ligure ed in Sardegna e così via dicendo dove, ovunque ci sono porti, arriva il flusso della componente più ricca del turismo".