Calcio. Gli anticipi di serie A
Il Napoli batte il Bologna ( 3 - 1) ed è capolista, la Lazio cala il tris al Pescara
Nel terzo anticipo della quarta giornata di serie A, il Napoli supera 3-1 il Bologna al San Paolo: vantaggio siglato da Callejon al 14', pari di Verdi all'11' della ripresa e doppietta di Milik al 22' e al 33'. Partenopei provvisoriamente in testa alla classifica a quota 10. Il San Paolo ha già dimenticato Higuain: il nuovo principe azzurro si chiama Arkadiusz Milik. Dopo un primo tempo spumeggiante ma un solo gol sull'asse Insigne-Callejon, il Napoli si addormenta, permette al Bologna di rientrare in partita e rischia di affondare. Ed è allora che entra in scena l'erede del Pipita: tenuto inizialmente in panchina per far spazio a Gabbiadini, l'ex Ajax spacca la gara e con la seconda doppietta di fila dopo quella in Champions mette in scacco matto i rossoblu': 3-1 e primato provvisorio per i partenopei in attesa della Juve.Sarri tira un sospiro di sollievo dopo che il Bologna, troppo timoroso nel primo tempo, aveva preso fiducia col pari di Verdi (male Reina) mettendo sotto pressione Hamsik e compagni, calati alla distanza anche per le fatiche di Champions. Donadoni, senza Destro, aveva pensato di dare fastidio alla difesa azzurra puntando su Verdi al centro dell'attacco fra Di Francesco e Krejci e un Nagy pronto ad avanzare il suo raggio d'azione lasciando il centrocampo in mano a Taider e Dzemaili. Proprio lo svizzero firma la prima occasione della gara, con una girata in area che costringe Reina alla deviazione in angolo, ma e' la fiammata che precede lo show di Insigne, preferito a Mertens in un turnover che premia, oltre a Gabbiadini, anche Strinic a sinistra e Zielinski in mezzo. Il numero 24 del Napoli prima sfiora il gol con un tentativo da fuori di poco a lato, poi, al 14', serve dalla sinistra il pallone dell'1-0 a Callejon, che di testa incrocia in un'azione molto simile a quella gia' vista a Palermo (quinto gol stagionale), e infine va vicino al raddoppio in un paio d'occasioni, con un destro caldissimo che fa tremare Da Costa. Un Bologna alle corde prova a serrare le fila sperando che la burrasca passi in fretta e in effetti col passare dei minuti la furia del Napoli si placa, anche se dietro Reina e soci fanno da spettatori non paganti. Approccio alla ripresa piu' coraggioso da parte degli uomini di Donadoni, che provano ad alzare il baricentro e impensierire la difesa azzurra. Il Napoli, strappi di Zielinski a parte, appare meno concentrato e all'11' subisce il pari sul destro da distanza siderale di Verdi sul quale Reina non e' impeccabile. Sarri si gioca la carta Milik per Gabbiadini e il polacco non impiega molto a ripagare la fiducia del tecnico: lancio di Hamsik e delizioso tocco di sinistro dell'ex Ajax a superare Da Costa in uscita. Il Bologna ha il merito di non arrendersi, consapevole che i padroni di casa stanno cominciando a pagare la trasferta di Kiev, ma cosi' facendo si espone anche alle micidiali ripartenze della banda Sarri e dopo il clamoroso errore di Insigne alla mezz'ora (alto da pochi passi), ci pensa Milik a chiudere i conti con un sinistro angolato che non lascia scampo.La partita si chiude virtualmente tre minuti dopo, al 36', quando Krafth stende Zielinski al limite dell'area: rosso diretto e in dieci contro undici al Bologna non resta che ammainare la bandiera.
LAZIO - PESCARA 3 -0
La Lazio fa tutto nella ripresa ed al Pescara cala il tris con iMilinkovic-Savic, Radu e Immobile. Al 35' del primo tempo gli abruzzesi hanno fallito un calcio di rigore (fallo di Bastos su Caprari) con Memushaj. La Lazio si scatena in nove minuti e per il Pescara non c'e' niente da fare. Primo successo stagionale all'Olimpico per i biancocelesti di Simone Inzaghi, un 3-0 che non ammette repliche frutto delle reti, tra il 67' e il 76', di Milinkovic-Savic, Radu e Immobile, ma l'ex Oddo puo' recriminare per il rigore fallito, al 35', da Memushaj. Nel complesso, meritato il successo della Lazio - letale nel gioco aereo e a tratti spettacolare, specie quando si sono accesi Felipe Anderson prima e Keita poi (un assist a testa) - passo indietro per il Pescara dopo l'ottima impressione, nonostante la sconfitta, lasciata contro l'Inter. Armata di 3-5-2 (Immobile-Djordjevic in avanti) e con Cataldi in regia al posto dell'infortunato Biglia, la Lazio parte forte, puntando sulla rapidita' di Immobile: subito un gol (giustamente annullato per fuorigioco) e poi un palo clamoroso per il centravanti della Nazionale. Sul grande stacco di Milinkovic, tra i migliori, respinto da Bizzarri, Parolo spreca abbastanza clamorosamente di testa. Il Pescara, sornione, avrebbe l'occasionissima al 35': Bastos stende ingenuamente Caprari in area, per Maresca e' rigore ma Memushaj spreca malamente, calciando a lato. La Lazio appare scossa nonostante il pericolo scampato (Immobile cicca verso Bizzarri su invito di Felipe Anderson), serve tutta la prontezza di Marchetti per respingere il bolide di Cristante. Da questo momento in poi e' quasi un monologo biancoceleste. Bizzarri risponde ad Anderson, poi un cross maligno di Lulic mette in difficolta' l'ex portiere del Chievo. Pescara in difficolta' perche' si e' finalmente accesso Anderson: guizzo su Biraghi, Campagnaro salva sulla girata di Immobile; poi, sulla punizione. Oddo corre ai ripari con Manaj per Benali (cosi' cosi'), quindi perde subito Gyomber per infortunio (dentro Fornasier), ma la Lazio si conferma pericolosa sui piazzati, ancora una volta de Vrij vicino al vantaggio (51'). Poi una splendida verticalizzazione di Lulic per Djordjevic, Bizzarri provvidenziale in uscita con i piedi. La Lazio accelera: Anderson slalomeggia, ma il sinistro finisce in curva. Poi il brasiliano semina Biraghi e serve Parolo: Bizzarri c'e'. Entra Keita, il Pescara interrompe l'assedio in contropiede (Marchetti facile su Manaj), ma poi crolla improvvisamente: dal 67' al 76', la Lazio va in gol addirittura tre volte. Milinkovic-Savic la sblocca con un gran colpo di testa su assist di Anderson, quindi raddoppia Radu, sempre di testa, su corner di Cataldi; infine, Keita dribbla Fornasier e regala a Immobile una palla (senza esultanza, essendo un grande ex) impossibile da sbagliare: 3-0. Punizione severa per il Pescara, la Lazio vista stasera si candida a sorpresa: martedi' sera, a San Siro contro il Milan, l'esame di maturità.