Cinema
Il film "Lo scambio" che ha vinto il festival di Ortigia in concorso ad Annecy
"Lo scambio", il film di Salvo Cuccia prodotto da Eleonora Cordaro per la Abra&Cadabra in collaborazione con Rai Cinema, Sicilia Film Commission, Elenka spa, sarà in concorso alla 34/a edizione dell'Annecy Cinema Italien, prestigiosa vetrina del cinema italiano in Francia, e sarà mostrato al pubblico francese il 23 e 24 settembre. Unico film italiano di finzione in concorso alla 33/a edizione del Torino Film Festival 2015, vincitore dell'8/o Ortigia Film Festival, "Lo scambio" è uscito nei cinema in Italia il 23 giugno e tornerà nelle sale da ottobre in poi. Dopo Annecy a novembre il film sarà al Festival di Cardiff. "Annecy è una grande occasione per il film che certamente il pubblico francese apprezzerà molto. - dice Cuccia all'ANSA -. E' un film in cui ho cercato l'essenza delle cose più che la mera descrizione di avvenimenti criminali. Per questo motivo non è un film sulla mafia, ma su qualcosa di più profondo. Il film mostra un male senza veri confini schiacciato da un determinismo che non gli permette di prendere altre vie, un male metafisico che riguarda la natura dell'uomo. La mia intenzione era di insinuarmi nelle viscere e nella psiche dei personaggi piuttosto che mostrare sangue e pistole". Il film è stato scritto da Cuccia con Marco Alessi, Federica Cuccia e il magistrato Alfonso Sabella. Liberamente ispirato a una storia vera, il film comprime in un giorno fatti realmente accaduti nell'arco di un anno. La storia si svolge in un giorno, nel 1995, in una Palermo plumbea in cui una coppia inizia una giornata anomala. Lei (l'attrice Barbara Tabita) è una bellissima quarantenne tormentata dal pensiero dei bambini mai avuti. Lui (Filippo Luna) è un commissario di polizia che sembra prendersi cura di lei, ma è totalmente preso dal suo lavoro. Poi gli eventi precipitano e tutto si evolve, aldilà delle apparenze, svelando gli inquietanti contorni di una storia fatta di cause ed effetti, in cui i crimini perpetrati si ripercuoteranno non solo su chi li subisce, ma anche su chi li compie. E da cui nessuno, in un modo o in un altro, rimarrà immune.