Terremoto
Sequestrati 68 edifici dalla Procura di Rieti, la lista ai periti
Entrano nel vivo gli accertamenti della procura di Rieti sulle responsabilità per i crolli causati dal sisma del 24 agosto scorso: sono complessivamente 68 gli edifici sequestrati nell'ambito dell'inchiesta. Intanto, il premier Matteo Renzi promette: "se tutti diamo una mano Amatrice tornerà ad esser non so se più bella, ma certamente più forte e più solida". L'elenco degli edifici sequestrati, che potrebbe allungarsi, perché i sopralluoghi di inquirenti e investigatori sono ancora in corso, sarà fornito al super-perito dell'Università dell' Aquila, l'ingegner Antonello Salvatori, che la prossima settimana sarà incaricato di avviare le perizie nei due comuni reatini colpiti dal sisma. Intanto, prosegue anche il lavoro delle 103 squadre di tecnici impegnate nelle verifiche di agibilità: sono stati già fatti 756 sopralluoghi su edifici privati e 458 (il 60,5%) sono stati dichiarati agibili; valutati anche 538 plessi scolastici, 374 (il 70%) sono stati ritenuti agibili. Sono ancora 4.490 le persone assistite nei campi, nelle strutture allestite o presso gli alberghi, a seguito del terremoto. E il sindaco di Arquata del Tronto (Ascoli Piceno), Aleandro Petrucci, esprime "forte preoccupazione per la gestione dell'emergenza nei prossimi mesi, quando il freddo si farà sentire. Finora ci sono state poche risposte dal Governo. La richiesta per i moduli abitativi è stata accolta solo in parte". Già oggi temporali si sono abbattuti sulle zone terremotate dove sono allestiti i campi. Da parte sua, Renzi è ottimista. "La forza e la grandezza dell'Italia - spiega - è quella di un Paese che di fronte alle difficoltà tira fuori il meglio e non rinuncia a vive a testa alta, non rinuncia ai propri ideali". Con la natura, sottolinea, "il rischio zero non esiste ma con Casa Italia la prevenzione non sarà più solo una frase fatta" e ci sono temi su cui "i politici non possono litigare. Giochiamola pulita questa partita". Il premier ha anche annunciato uno stanziamento di 100 milioni di euro a favore di quelli che sono stati protagonisti dei soccorsi, i vigili del fuoco, "per portare all'avanguardia i mezzi con cui lavorano". Elogi al servizio nazionale della Protezione civile arrivano anche da papa Francesco, al termine dell'udienza giubilare in piazza San Pietro: gli uomini del servizio, spiega il pontefice, "oggi dovevano essere presenti, ma hanno annullato la partecipazione per continuare la preziosa opera di soccorso e assistenza alle popolazioni colpite dal terremoto".